13 Foglie è un gioco di carte rapido e compatto, facile da intavolare e sorprendentemente astuto: perfetto per partite brevi ma tutt’altro che banali.
13 Foglie è uno di quei giochi che si fanno notare senza troppo clamore. Niente miniature, tabelloni ingombranti o meccaniche cervellotiche: solo un mazzo di carte ben illustrate, una manciata di regole semplici e partite che si consumano in poco più di un quarto d’ora. Eppure, sotto questa apparenza leggera si nasconde un titolo capace di conquistare.
La prima cosa che colpisce è la sua natura tascabile. 13 Foglie occupa pochissimo spazio, sia sul tavolo che nello zaino, e si prepara in meno di un minuto: si distribuiscono le carte ai giocatori, si piazza la prima al centro del tavolo per iniziare la sequenza e si è subito pronti a partire. Questo lo rende ideale per le serate in compagnia ma anche per situazioni più informali, come una pausa dopo la nuotata al mare o durante una gita fuori porta.
Dal punto di vista estetico, il gioco è piacevole da vedere. Le carte presentano illustrazioni ispirate al mondo vegetale, con una palette di colori tenui e rilassanti che restituisce una sensazione di cura e armonia. Non c’è un’ambientazione vera e propria a sostenere la meccanica, ma la grafica contribuisce a rendere l’esperienza godibile e, in un certo senso, coerente con la semplicità generale del gioco.
La struttura di gioco ruota attorno a una scala di carte che si sviluppa da sinistra, con le carte di valore più basso, a destra, con quelle di valore più alto. A ogni turno, il giocatore può calare una o più carte dello stesso valore, ma solo se queste proseguono logicamente la sequenza; possono essere infatti giocate all’estremità sinistra se il loro valore è uguale o inferiore alla carta più bassa della fila, oppure all’estremità destra se sono uguali o superiori alla carta più alta.
Se non si ha nulla di valido da giocare, si è costretti a passare, lasciando agli altri l’opportunità di liberarsi prima delle proprie carte. Da qui nasce la prima sorpresa: rimanere esclusi da un turno, per mancanza di carte adatte, può essere un duro colpo, perché mentre si sta fermi, gli altri continuano a svuotarsi la mano, avvicinandosi alla vittoria. È qui che il gioco smette di essere soltanto “leggero” e inizia a mostrare il suo lato più strategico.
A dispetto delle sue regole essenziali, 13 Foglie premia l’attenzione e la capacità di leggere il tavolo. Una partita può cambiare rapidamente se un giocatore riesce a creare uno sbarramento agli estremi della scala, bloccando così le possibilità degli altri di giocare e guadagnando l’opportunità preziosa di avvantaggiarsi. Questo tipo di azioni, all’apparenza semplici, diventano via via più evidenti man mano che si accumulano le partite. Inizialmente si gioca d’istinto, poi si comincia a costruire delle vere e proprie contromosse. E proprio questo è uno degli aspetti più riusciti: il gioco cresce insieme a chi lo gioca.
Pur non presentando una profondità paragonabile a quella di titoli più strutturati, 13 Foglie si difende benissimo nel suo ruolo di gioco di carte veloce ed intelligente. È perfetto come gioco introduttivo per chi si affaccia per la prima volta al mondo dei giochi moderni, ma sa regalare soddisfazioni anche ai giocatori abituali, che ne apprezzeranno la rapidità, l’interazione e quel pizzico di cattiveria che non guasta.
In definitiva, 13 Foglie è un titolo che riesce a fare tanto con pochissimo. Semplice da preparare, gradevole da vedere e veloce da spiegare; un titolo che non guasta avere nella propria collezione visto che è piccolo e soprattutto ha un prezzo molto contenuto.