Baby Reindeer: la recensione

Baby Reindeer è una miniserie complessa e inquietante, ispirata a una storia vera di stalking, che esplora con intensità l’ossessione e la vulnerabilità umana.

 

 

Tratta da una storia vera, Baby Reindeer (“piccola renna”) è una produzione televisiva targata Netflix uscita nel 2024 e già vincitrice dell’Emmy come miglior miniserie di quest’anno. Lo sceneggiatore e interprete principale è Richard Gadd, che ha costruito la narrazione di quest’opera sulla sua esperienza personale con una stalker che lo ha perseguitato a lungo.

La storia segue le vicende dell’aspirante comico Donny Dunn, che lavora come barista in un pub londinese; un giorno Donny offre un tè a Martha, una cliente con il morale a terra. La donna sviluppa un forte attaccamento a Donny: frequenta il bar quotidianamente, lo riempie di attenzioni online e si presenta regolarmente ai suoi spettacoli comici. All’inizio la situazione non sembra preoccupante, ma presto degenera, diventando stranamente ossessiva e morbosa.

La serie inglese parte molto bene, mettendo subito in chiaro che l’argomento principale è l’interazione con una persona ossessionata. Martha, infatti, invade ogni aspetto della vita di Donny a cui riesce ad accedere. La reazione naturale sarebbe quella di mettere un freno a queste attenzioni opprimenti, ma Donny sembra non esserne infastidito; l’uomo, infatti, ha avuto dalle esperienze pregresse che lo hanno segnato e portato a riflettere sulla sua sessualità, fino ad avere una relazione stabile con una donna transgender.

 

 

Inoltre, Donny arriva a Londra dalla provincia, per affermarsi come comico; la sua carriera, però, ristagna miseramente, e la sua vita si riduce a una noiosa routine dietro il bancone del pub. L’uomo desidera inconsciamente attenzione, e quando questa arriva in modo incondizionato e ossessivo da Martha, non fa nulla per scoraggiarla.

Dopo i primi episodi, la storia vira improvvisamente, concentrandosi sempre più su Donny. Le attenzioni di Martha passano in secondo piano, mentre la narrazione si immerge in una riflessione interiore del protagonista: Donny rivive esperienze passate nel tentativo di capire perché ha aspettato quasi sei mesi prima di rivolgersi alla polizia e denunciare Martha per stalking.
Questa ricerca interiore lo porta a ricordare un periodo della sua vita in cui, pur di ottenere un minimo di conferme per la sua carriera da comico, ha accettato di subire abusi. Così, la serie passa dalla rappresentazione di Donny alle prese con una stalker molesta, a Donny, l’uomo che cerca disperatamente approvazione.

 

 

Verso la fine della stagione, Baby Reindeer cambia ancora una volta approccio, ribaltando le dinamiche tra i personaggi. Il viaggio interiore di Donny prende una nuova direzione quando si rende conto di non sapere quasi nulla di Martha. Inizia così una folle indagine per scoprire le motivazioni che hanno spinto la donna verso di lui. Donny si rinchiude in se stesso, cercando risposte tra i messaggi scritti e vocali che Martha gli ha inviato in modo compulsivo.

Richard Gadd, che ha vissuto in tutto o in parte ciò che ha scritto, interpreta alla perfezione il suo personaggio, trasmettendo allo spettatore tutta la tensione emotiva dei momenti più disturbanti. Jessica Gunning, nel ruolo della gioviale e giunonica Martha, riesce a conquistare lo spettatore, soprattutto nei momenti iniziali più leggeri e divertenti. I due attori creano una connessione viscerale e drammatica che colpisce profondamente lo spettatore, lasciandolo intontito e a tratti disgustato, ma in modo positivo.

Baby Reindeer descrive in modo inquietante e disturbante il grido d’aiuto di persone profondamente sole che si aggrappano a qualsiasi cosa pur di non sentirsi più così. È un pensiero molto triste, ma che purtroppo riflette fedelmente il mondo che ci circonda, anche se spesso ci sforziamo di ignorarlo per il nostro egoistico benessere. La storia di Richard Gadd è stata trasposta davvero molto bene; vale la pena vederla? Sì, ma è dannatamente difficile da digerire.

 

Baby Reindeer, 2024
Voto: 7.5
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