Maple è tornata, più imbattibile e imprevedibile che mai; e questa volta porta con sé una gilda intera pronta a sconvolgere le regole del gioco.
Chiunque abbia visto la prima stagione di BOFURI sa benissimo che non si tratta di un anime sui giochi di ruolo, ma di un vero e proprio paradosso ambulante con uno scudo in mano. Maple, la protagonista dal passo lento e dalla fortuna imbarazzante, aveva già dimostrato come si potesse diventare potentissimi semplicemente… evitando il dolore. E se questo non bastasse, ora non è nemmeno più sola.
La seconda stagione di BOFURI – Dato Che Non Sopporto Il Dolore, Metterò Tutti I Punti In Difesa riprende esattamente da dove ci aveva lasciati, immergendoci di nuovo nel mondo di NewWorld Online, l’MMO VR dove le leggi della logica vengono sistematicamente ignorate. Dopo aver conquistato tutti con le sue trovate improbabili e le abilità ottenute più per caso che per scelta, Maple è ormai diventata una leggenda vivente all’interno del gioco; ma questa volta non è più solo la sua crescita a farla da padrone.
L’anime ci mostra infatti un’espansione importante del mondo di gioco e una competizione tra gilde sempre più serrata. Quella della protagonista, Maple Tree, non solo si allarga, ma comincia a crescere anche in termini di potere e abilità. I suoi membri, a differenza della loro leader, seguono percorsi più “razionali”, fatti di allenamenti, strategie e scelte ponderate. Questo crea un contrasto gustoso tra la follia incontrollata della protagonista e la progressiva affermazione dei suoi compagni, che riescono comunque a reggere il confronto con i giocatori più forti del gioco.
La leggerezza e l’assurdità restano i due tratti distintivi della serie, che continua a divertirsi nel ribaltare ogni aspettativa con trovate sempre più fuori di testa. Maple riesce ancora una volta a ottenere abilità che nessun altro ha, spesso grazie a eventi secondari trascurabili o combinazioni improbabili di poteri. E nonostante la totale mancanza di pianificazione, riesce a diventare un punto di riferimento per la sua gilda e un incubo per gli sviluppatori del gioco.
Questi ultimi, ancora presenti con i loro esilaranti commenti dietro le quinte, sono costretti a correre ai ripari ogni volta che Maple trova un nuovo modo per rompere l’equilibrio del gioco. Le loro reazioni rappresentano un ulteriore strato comico che accompagna perfettamente lo spirito della serie, già votata a trovate divertenti e situazioni buffe.
Dal punto di vista tecnico, BOFURI continua a mantenere una buona qualità visiva. Lo studio Silver Link conferma l’attenzione nella caratterizzazione dei personaggi e nella costruzione di ambienti sempre più vari e colorati. La serie è confezionata ad arte, senza strafare, ma con la cura necessaria a far scorrere ogni episodio con leggerezza e coerenza stilistica.
Anche le musiche, sempre leggere e funzionali, accompagnano bene il tono rilassato e scanzonato della serie, senza cercare di imporsi ma restando perfettamente in sintonia con ciò che accade su schermo. Le sigle di apertura e chiusura non lasciano il segno, sono quelle classiche composizioni orecchiabili e riconoscibili che servono principalmente per soddisfare l’esigenza di attirare gli spettatori più giovani davanti alla TV.
Per ora non ci sono annunci ufficiali riguardo una terza stagione. Tuttavia, considerando i tre anni trascorsi tra la prima (2020) e la seconda (2023), non è azzardato pensare che un eventuale ritorno di Maple e compagni possa essere annunciato tra la fine del 2025 e il 2026. E se così sarà, prepariamoci a nuove assurdità, nuove abilità improbabili… e altri sviluppatori disperati.