Cattiva Coscienza intreccia elementi fantastici e sentimentali per esplorare con leggerezza temi profondi come libero arbitrio e moralità, facendo riflettere con il sorriso.
Cattiva Coscienza è una commedia italiana del 2023 diretta da Davide Minnella, e che alterna elementi fantastici con riflessioni filosofiche.
Nel film si racconta la storia di Filippo, interpretato da Filippo Scicchitano, e della sua coscienza Otto, interpretato da Francesco Scianna. La vita di Filippo è una vita perfetta, tanto che Otto è in procinto di ricevere un’importante promozione lavorativa dato il suo ottimo lavoro con il suo protetto. Tutto rischia di andare a rotoli però quando Filippo incontra Valentina, interpretata da Matilde Gioli. Per rimettere ordine nella vita di Filippo, Otto decide di uscire dal suo mondo e andare di persona nel mondo reale a far ragionare il suo protetto.
Una delle prime scene chiave del film è quella in cui Otto e Filippo discutono animatamente. Con questa scena Minnella ha voluto mettere in evidenza il contrasto tra la moralità rigidamente imposta dalla coscienza, rappresentata da Otto, e la naturale inclinazione umana di sottrarsi a questo rigore e cercare delle scorciatoie. Questa scena ci porta a far riflettere su quanto la coscienza possa influire sulle nostre decisioni: dando alla coscienza corpo, il regista è riuscito a rappresentare visivamente il conflitto che l’essere umano prova tutti i giorni con la propria coscienza. Lo scontro tra Otto e Filippo è uno degli argomento centrale di Cattiva Coscienza, e difatti ci viene proposto più volte nel film. Questo elemento è ciò che dovrebbe tenere alta la tensione narrativa, ma non riuscendo sempre nel suo intento, a volte ha solo l’effetto di rallentare l’evoluzione della trama.
Altro argomento centrale del film è l’evoluzione del personaggio di Filippo, personaggio che inizia a cambiare dopo l’incontro con Valentina che gli fa mettere in discussione le sue scelte e convinzioni. Per Filippo la relazione con Valentina rappresenta la libertà di poter vivere una vita autentica, meno condizionata dalle aspettative della coscienza. Il rapporto con Valentina diventa così per Filippo il terreno dove potersi confrontare con le proprie paure e incertezze, diventando più vulnerabile e fragile.
La componente fantastica di Cattiva Coscienza rende possibile affrontare con ironia temi importanti ed universali come il perdono, la moralità ed il libero arbitrio, rendendo così il film una favola moderna dal sapore internazionale.
Come tutte le favole, questo film ci permette di divertirci ma allo stesso tempo di riflettere. Anche se a volte l’evoluzione narrativa risulta un po’ forzata rimane sempre affascinante; il finale può apparire un po’ scontato ma comunque non cade nella moralizzazione e mantiene quel tono leggero che è sempre presente nel film.
Se la trama ad un primo sguardo fa pensare che guardare Cattiva Coscienza non ne valga la pena, il cast sicuramente è stato scelto per fugare ogni dubbio. Con Matilde Gioli e Beatrice Grannò reduci dal successo di Doc, Nelle Tue Mani, Filippo Scicchitano da Le Indagini Di Lolita Lobosco e Drusilla Foer dal Festival Di Sanremo, Minella ha voluto bilanciare l’incertezza data dalla trama con la sicurezza del cast.
Nel complesso di un comparto attoriale molto valido, da sottolineare sono le interpretazioni di Francesco Scianna e Alessandro Benvenuti.
Durante l’evoluzione della storia, il personaggio di Scianna cambia in maniera repentina e ripetuta lo stato d’animo e prova diverse emozioni: in ogni occasione Scianna riesce a trasmettere le diverse emozioni di Otto, consegnando allo spettatore un personaggio con profondità emotiva. L’interpretazione di Scianna contribuisce nel rendere la storia più coinvolgente.
Alessandro Benvenuti, pur con il poco spazio nel film a sua disposizione, riesce a lasciare il segno e farci ridere e riflettere allo stesso tempo.