Arriva la versione italiana della serie culto dei fratelli Russo, ed è subito un imbarazzante pastrocchio apocalittico.
Partiamo dall’inizio. Nel non troppo lontano 2021 Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas trafugavano oltre 250 milioni di dollari da Amazon per girare e pubblicare sulla piattaforma di Bezos il racconto di due agenti segreti dormienti che, dopo anni di onesta e tranquilla vita quotidiana, si ritrovano in azione tra armi tecnologiche e missioni planetarie. Citadel è un mix di luoghi comuni ed effetti speciali che però è, incredibilmente, piaciuto al grande pubblico al punto di far ragionare la produzione su costole narrative in diversi paesi.
Ecco perché, qui da noi, Alessandro Fabbri e Arnaldo Catinari hanno incrociato le spade per sfornare sei episodi da mezz’ora l’uno con lo scopo di raccontare le gesta di Diana Cavalieri, che ha il volto della sempre più sensuale Matilda De Angelis molto apprezzata nell’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose. La trama parte da una Milano del 2030, in un mondo precario alla Crying Freeman, logorato da attacchi terroristici al Duomo e da agenzie spionistiche filo-naziste, dove se la battono (in pieno stile Roma-Lazio) i buoni di Citadel e i cattivi di Manticore. Sì… un po’ come i G.I. Joe e i Cobra di adolescentesca memoria ma con meno credibilità.
Già di per sé questa premessa è a dir poco banale, ma il dramma vero va in scena nello sviluppo del titolo. Le scene d’azione tra gli agenti segreti sembrano balletti dei Teletubbies, con pistole reali come la pace nel mondo ed esplosioni da miccette di capodanno. Matilda a parte, poi, la recitazione è di bassissimo livello. Senza rischiare esagerazioni, vi ritroverete in una specie di Centovetrine o Vivere in versione Mission Impossible. Impossibile invece è non seguire il tutto ridendo, e tanto: guardate e riguardate la scena della morte del primogenito di Ettore Zani e abbandonatevi alla più sfrenata euforia.
Gli intrecci per comandare sul mondo sembrano i segreti dei bambini delle elementari, e i colpi di scena sono colpi di sonno. Lo schianto dello spettatore è inevitabile; probabilmente lo sapevano anche i produttori di Citadel: Diana che, non a caso, per evitarlo, hanno speso tutto il budget nell’ingaggio della Matildona nazionale che, sempre non a caso, arriva a mostrare un ottimo topless in chiusura di stagione per ravvivare un po’ l’ormone generale.
Dopo tutta la saga degli 007 e gli incassi da record del filone di Tom Cruise, aveva davvero senso tentare questa strada nel paese dei cinepanettoni? E perché non cercare di avere un copione decente invece di recitare il menu di un All You Can Eat in modo svogliato? Ma, soprattutto, quale ingente somma di denaro e preziosi è riuscita ad ottenere la compagna del cantante dei Santi Francesi per essersi prestata ad un simile orrendo scempio che, addirittura, minaccia di avere una seconda stagione?
Non lo sapremo mai, ma sappiamo con certezza che, dietro le nostre banali vite, la sicurezza del paese è tutelata da atletici bellocci in completo di pelle. Dormiremo tutti più serenamente, dormiremo tra due guanciali.