Cobra Kai – Stagione 4: la recensione

Sorprese e velenosissimi colpi di scena finali aiutano questa stagione a concludersi in modo più che positivo; bene, perché la qualità era un po’ calata.

 

 

Mi aspettavo grandi cose da questa quarta stagione di Cobra Kai; quando mi succede di solito rimango deluso, invece questa volta sono rimasto soddisfatto! La fine della precedente stagione aveva sancito l’inizio di un sodalizio tra Johnny Lawrence e Daniel LaRusso che poteva spalancare diversi scenari. Come sarà andata?

Il balletto tra i due protagonisti, come un elastico che si tende e si rilascia, continua imperterrito anche in questa stagione. Johnny Lawrence e Daniel LaRusso sono così lontani nel loro modo di concepire il Karate che sembra impossibile metterli d’accordo. Il fatto assurdo è che sono assurdamente simili nel profondo che solo il carattere così ostinato li tiene a distanza.

 

 

I nostri amici/nemici Lawrence e LaRusso sono costretti a collaborare e provano a capirsi a vicenda studiando il Karate della controparte; tutto questo apre la strada alla possibilità di scambiarsi gli allievi per imparare stili differenti. Come al solito il destino e le incomprensioni si mettono per traverso e tutto diventa più complicato. Allenarsi uno accanto all’altro poteva finalmente rompere lo schema ad elastico tra i due? Certo che sì! Il problema è che i due sono teste così dure che per cambiare si devono spaccare.

A dispetto della seconda e terza stagione, in cui i ragazzini avevano conquistato più visibilità e la serie aveva perso qualcosa, in questa quarta stagione tutto ruota intorno ai protagonisti di un tempo ed al loro complicato rapporto con gli allievi. Davvero interessanti sono i momenti che Lawrence e LaRusso hanno con gli allievi dell’altro. Purtroppo questo porta solo a gelosie ed incomprensioni aggiuntive; insomma al solito elastico che si tende e li allontana.

 

 

Xolo Maridueña, che interpreta Miguel Diaz, ha cambiato viso e ha messo su due guance che tutte le zie del mondo vorrebbero pizzicare. La sua interpretazione però non cambia, il suo modo fastidioso di fare il bravo ragazzo rimane costante nel tempo ed è un buon punto di riferimento. Invece la trasformazione di Samantha “Sam” LaRusso, che è iniziata la scorsa stagione, comincia a far vedere i propri frutti. La ragazza sembrava sempre troppo timida ed impacciata per una che pratica Karate. In questa stagione la vediamo più attiva e vivace e questo le garantisce una visibilità migliore.

Se nel dojo combinato di Aquile e Bonsai le cose sembrano non andare per il verso giusto, il Cobra Kai invece è lanciatissimo. Sensei Creed estrae dalla naftalina Terry Silver, interpretato da Thomas Ian Griffith, e si spalancano le porte della cattiveria più pura. Sinceramente ho sempre trovato viscido, subdolo e pericolosissimo il personaggio interpretato da Ian, ma non mi sarei mai aspettato certi livelli di velenosità da parte sua. La sua prima apparizione nella serie non sembra essere particolarmente vivace, ma alla lunga sarà il personaggio che cambierà tutti gli scenari in gioco con un colpo da maestro.

In casa Cobra Kai il personaggio che guadagna punti, sia per problemi nella vita che per potenziale nel Karate, è Tory Nichols interpretata da Peyton List. La signora Cobra è indubbiamente il personaggio con più trame interconnesse; si può quasi dire che tenga in piedi metà delle storie da sola. Con questo carico sulle spalle è costantemente sotto i riflettori, ma questo non la spaventa e la sua interpretazione è decisamente buona. Peyton passa da momenti di calma a scatti di estrema frustrazione in brevissimo tempo, proprio come farebbe una persona nella sua situazione, e questo non è poi così facile da trasmettere al pubblico.

 

 

Tirando le conclusioni, l’evoluzione nel rapporto tra i protagonisti Lawrence e LaRusso non è avvenuta nella maniera in cui mi ero immaginato, ma credo che questo processo sia stato comunque sviluppato molto bene soprattutto tenendo presente il carattere dei due personaggi. I ragazzi tornano a fare da contorno ma in modo più costruttivo che distruttivo, abbandonando, anche se non del tutto, la violenza gratuita vista nelle due stagioni centrali. Creed cede qualcosa dando segni di inaspettata umanità ed è forse qui che arrivano le migliori sorprese della serie, visto l’arrivo di Terry Silver che è un vero e proprio serpente velenoso.

Il futuro apre scenari interessanti con un LaRusso furioso e pronto a battagliare, anche scorrettamente, con Terry Silver. Lawrence intraprende una strada inesplorata come genitore ed amico lasciando momentaneamente da parte il Karate. Invece Creed sarà costretto a rivedere parte delle sue convinzioni; che il futuro del sensei di Cobra Kai stia per cambiare radicalmente? Solo la prossima stagione potrà darci una risposta a questo importante quesito.

 

Cobra Kai – Stagione 4, 2022
Voto: 7.5
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