Commandos: la recensione

Gli eroi senza nome, ma con le palle!

 

 

Chissà quando avrà fatto la sua comparsa questo straordinario gioco della Eidos Interactive e chissà per quanto tempo ne sono stato all’oscuro, ma non ha più importanza, perché ora che l’ho giocato ne sto già aspettando con impazienza il terzo capitolo e se non lo fanno li denuncio per privazione indebita di droga!

Naturalmente sto parlando di Commandos Behind Enemy Lines e del suo ottimo seguito Commandos Beyond the Call of Duty.

A me normalmente i real time strategy non piacciono neanche un po’ perché sono un pessimo stratega e preferisco i giochi più istintivi, ma nonostante questa personale avversione Commandos mi ha totalmente catturato e le innumerevoli serate passate con Marco davanti al video a sgozzare subdolamente nemici non mi sono ancora bastate.

 

 

A dir la verità io ho giocato prima il secondo episodio e poi il primo, ma vado a descrivervi nel giusto ordine le meraviglie di questo eccezionale “giochillo”.

Siamo in piena guerra mondiale e la Germania del simpatico Adolfo, che controlla gran parte dell’Europa occidentale, si prepara ad invadere l’Inghilterra. In questo scenario, un colonnello inglese decide di creare un gruppetto di uomini superaddestrati e supercazzuti da mandare oltre le linee nemiche allo scopo di sabotare i punti nevralgici del Reich in modo da destabilizzarlo dall’interno.

Il vostro compito è dunque quello di guidare questi uomini attraverso presidi militari nazisti che possono essere campi di concentramento, fortini, stazioni e addirittura città o aeroporti. Gli obiettivi sono i più disparati: liberare prigionieri, sabotare cannoni, treni, aerei, rapire ufficiali e così via.

 

 

Per quanto riguarda l’organizzazione del gioco, abbiamo la visuale in prospettiva dall’alto degli scenari. I vostri uomini, che possono essere da due a sei a seconda della missione, si muovono tramite mouse e possono usare gli oggetti a loro disposizione anche tramite comandi dalla tastiera. Forse all’inizio bisogna prenderci un po’ la mano, ma poi tutto risulterà più scorrevole. Tra l’altro questo sistema di controllo permette di giocare bene anche in due: uno controlla i movimenti e le azioni e l’altro seleziona gli oggetti, può sembrare stupido ma in certe occasioni serve una buona tempestività, ed essere in due aiuta.

Comunque, il vero grattacapo di ogni missione non sarà tanto mettere in pratica le azioni, quanto trovare il modo di farlo senza farsi né sentire né vedere: sgozzare una sentinella alle spalle è facile, ma se ci sono altri tre soldati che guardano in quella direzione allora le cose si complicano. Il fulcro del gioco quindi è proprio studiare piccoli piani per proseguire passo passo durante ogni missione.

Una cazzata del gioco è che una volta uccisi degli uomini, si dovranno giustamente nascondere i cadaveri per evitare che qualcuno li veda e dia l’allarme, ma gli unici due che possono incollarsi i corpi sono il green beret e la spia e gli altri non lo possono fare. Come se per trascinare via un morto ci volesse la laurea! Questa è una cosa abbastanza inspiegabile e limita un po’ gli altri 4 personaggi, ma dei difetti del gioco ne parleremo dopo. Intanto, andatevi a leggere le schede dei personaggi, perché dovrete saper gestire le abilità di ogni elemento in collaborazione con quelle degli altri per portare a termine le missioni senza farvi sgamare.

 

 

Faccio subito un semplice esempio: poniamo di dover liberare un prigioniero tenuto in un recinto che si trova dall’altra parte del piazzale. Il piazzale è sorvegliato da una sentinella su una torretta e altri due soldati a terra, uno fermo e uno che fa avanti e indietro tipo ronda. Si potrebbe fare così: mandiamo la spia travestita da ufficiale nazista a distrarre il soldato fermo e lo facciamo voltare da un’altra parte in modo da non fargli vedere cosa combiniamo. Poi aspettiamo che la guardia di ronda sia di spalle e con lo Sniper secchiamo la vedetta, dopodiché lanciamo il green beret alle spalle della ronda per sgozzarla silenziosamente prima che si giri. A questo punto ci togliamo di mezzo la guardia che, ignara, stava chiacchierando con la spia… sfizioso! Ora possiamo liberare l’ostaggio.

Naturalmente questo è un caso abbastanza facile e le missioni saranno composte da molte situazioni del genere, ma ci saranno pezzi che vi daranno da pensare parecchio con più di qualche soldato che copre con lo sguardo certe zone (con un’opzione si può visualizzare il campo visivo di un nazista) e pattuglie che girano ovunque e che sono praticamente impossibili da eliminare senza far scattare l’allarme. Dovrete usare bene anche la trappola del sapper ad esempio, e poi quasi mai la spia avrà già con sé i vestiti, ma spesso dovrà andarli a prendere da qualche parte nel quadro. Inoltre dovrete riportare a casa sani e salvi tutti i vostri uomini; se ne crepa uno, dovrete rifare la missione da capo. Naturalmente si può salvare, si può salvare parecchio!!

Questo è il quadro generale di Commandos Behind Enemy Lines che comprende ben 20 missioni. Il secondo episodio, Commandos Beyond the Call of Duty, ha solo 8 missioni ma ha anche alcune belle novità. Innanzitutto ci sono nuove opzioni per stordire e prendere prigioniero un nazista per poi controllarlo e fargli distrarre dei commilitoni (stordiscono green beret col pugno, spia col sonnifero e driver col manganello); il sapper porta una tenaglia per tagliare recinzioni; ogni vostro uomo ha a disposizione dei sassi per il vecchio trucco di tirarli e far voltare per alcuni preziosi secondi le sentinelle cretine e inoltre si hanno a disposizione le sigarette!! La migliore dimostrazione che il fumo nuoce gravemente alla salute: tirate un pacchetto di sigarette in un punto in cui volete far spostare una sentinella, se il suo sguardo ci casca sopra molto probabilmente si dirigerà a raccoglierle, magari dandovi le spalle eh! eh! eh!…

 

 

Avevo accennato ad alcuni difettucci: a parte la storia di trascinare i cadaveri, può sembrare troppo facile giungere alle spalle di qualcuno senza farsi sentire, in alcuni casi vi capiterà di sgozzare un nazista a neanche un metro da un suo commilitone voltato senza che quest’ultimo se ne accorga. C’è poi il vecchio trucco del farsi scoprire. Mi spiego meglio: in alcuni casi potrete mandare allo scoperto un vostro uomo, alcuni nazisti lo vedranno ma non daranno l’allarme e si limiteranno ad ordinargli di non muoversi e lo terranno sotto tiro per un bel po’. A quel punto è fin troppo facile mandare il green beret a fare strage alle loro spalle mentre il vostro uomo fa da esca restando fermo. Attenti però, le pattuglie guidate da ufficiali faranno subito fuoco, quindi il trucco funziona solo con soldati semplici. Bisogna dire, comunque, che se non si potessero fare certe cose il gioco sarebbe veramente troppo difficile e poi è talmente divertente che su queste sbavature si può pure soprassedere.

Bene, con la descrizione mi fermo qui e non vi tolgo il gusto e il piacere di scoprire i trucchi e i piani più disparati per portare a termine le missioni. Un’ultima annotazione sulla grafica: stupenda, soprattutto per quello che riguarda gli scenari, molto particolareggiati e pittoreschi; da sottolineare anche i filmati e la presentazione che ho trovato bellissimi e addirittura toccanti! Infine va detto che in entrambe le edizioni troverete dei tutorial per imparare ad usare al meglio i vostri uomini e a capire tutte le sistematiche del gioco. Insomma, Commandos è un gran prodotto che non vi stuferà e con una missione a sera vi darà pane per i vostri denti. È piaciuto tantissimo a me che gli RTS li odio, quindi potete andare sul sicuro.

Affilate i pugnali, calibrate i mirini e preparatevi ad infiltrarvi oltre le linee nemiche, potreste cambiare il corso della guerra!

Good luck officer!

 

Commandos, 1998
Voto: 9

 

Vi presento i vostri uomini:

Green Beret. Costui è una vera macchina assassina, col suo coltello avrà fatto più morti lui che la bomba di Hiroshima. Può uccidere silenziosamente, scalare pareti e trasportare o muovere oggetti pesanti. Sarà il protagonista assoluto di molte missioni.

Sniper. Una sola abilità particolare ma utilissima: col suo fucile munito di silenziatore e mirino telescopico può eliminare silenziosamente ogni fastidiosa vedetta o chiunque sia irraggiungibile a piedi. Attenti però ad assicurarvi che dove cada il corpo della vittima non veda nessuno. Le sue munizioni sono purtroppo limitate, quindi parsimonia… Lo userete solo per questi “lavoretti” ma a volte è indispensabile.

Marine. Provetto sommozzatore, è utile per ogni missione in cui sia presente dell’acqua. Oltre al necessario per immergersi ha un gommone gonfiabile per portare i suoi compagni. Inoltre il suo coltello lo rende letale quanto il Green Beret e con l’arpione può uccidere in silenzio anche ad un paio di metri di distanza.

Spia. Se il Marine e il Green beret usano arpioni e coltelli, lui usa il più raffinato veleno istantaneo tramite siringa, un vero signore. Ma il suo miglior pregio è che può travestirsi da ufficiale nazista e girare indisturbato andando a distrarre e intrattenere chiunque mentre voi fate il vostro comodo. Fondamentale.

Sapper. Esperto in bombe ed esplosivi e dovrete usarne molti durante tutto il gioco visto che le missioni “distruttive” sono le più frequenti. La vera chicca di questo personaggio, però, è la trappola: un’ enorme tagliola capace di uccidere sul colpo il povero nazista che ha la sfiga di finirci sopra! Garantisce alcuni tra i momenti più sadicamente sfiziosi del gioco.

Driver. La sua unica abilità è di saper guidare tutti i veicoli e usare tutte le armi fisse tipo cannoni o postazioni di mitragliatrice, ma è un personaggio che userete pochissimo. Tra l’altro in una missione, ad esempio, capita che spia e green beret se ne vadano da soli con un aereo, quindi questo personaggio poteva pure non esistere e si poteva lasciare la guida agli altri! Ha con sé un fucile ma non lo userete mai perché le armi rumorose sono quasi totalmente inutili, qui bisogna fare le cose in silenzio. (La pistola fornita ad ognuno sarà utile solo raramente e a fine missione per far saltare in aria qualche barile esplosivo quando non rimane che scappare).

Ci sono poi altri personaggi che raccatterete durante alcune missioni, tipo un pilota di aerei che vi aiuterà a fuggire (continuo a sostenere che il driver poteva non esistere!) o un’avvenente signorina-spia utile per rubare documenti.

Per condividere questo articolo: