Un’opportunità è sempre un’opportunità, anche se viene da quegli Dei disgustosi che hanno trattato la fine dell’umanità come un passatempo.
Gli scrittori coreani sembrano avere una certa predilezione per le seconde possibilità: Solo Leveling, il manhwa (manga coreano) edito anche in Italia, che a breve riceverà una trasposizione animata, Seoul Station’s Necromancer, Dungeon Reset e The Return Of The 8th Class Magician sono solo alcuni esempi. C’è allora qualcosa che differenzia Doom Breaker (lo potete trovare anche con il nome Reincarnation Of The Suicidal Battle God) dalle altre proposte?
Zephyr è l’ultimo sopravvissuto di una terribile guerra tra umani e demoni; la sua battaglia sta per concludersi con la sconfitta dell’umanità. Le divinità assistono indifferenti agli ultimi attimi di questo epico scontro. Rabbia e frustrazione pervadono il nostro protagonista! Con l’ultimo assalto, carico di questi sentimenti, riesce a ferire il Dio Demone prima di cedere definitivamente alle ferite riportate. Gli Dei trovano la cosa divertente e decidono di concedere a Zephyr qualche dono e 10 anni. Il nostro protagonista è furente con le divinità che hanno permesso tutto questo, ma accetta la proposta con l’intento di vendicarsi su tutto e tutti. Così, l’ultimo superstite dell’umanità viene rimandano indietro nel passato con la memoria intatta.
Zephyr torna al periodo in cui era ancora uno schiavo e non aveva ancora fatto alcun passo nell’apprendere i misteri della spada. Il nostro protagonista ne approfitta subito per iniziare a potenziare le sue caratteristiche ed a diventare velocemente il più forte e potente possibile. Certo, la posizione da schiavo è davvero complicata e il rischio da correre per migliorare è davvero alto, ma il nostro protagonista si lancia con determinazione in questa impresa. La seconda possibilità che Zephyr ha avuto non si limita solo al potenziarsi, ma ha anche il secondo fine di abbattere tutti quegli umani che sono stati corrotti dal Dio Demone e hanno agevolato il suo arrivo. Due imprese che spesso possono anche coincidere.
L’autore, che si firma con lo pseudonimo Blue-Deep, ci porta in un medioevo fantasy abbastanza ancorato alle strutture dei giochi da tavolo. Diverse classi di personaggi molto riconoscibili appaiono in sequenza durante lo scorrere dei capitolo. Sembra tutto abbastanza strutturato per strizzare l’occhio al lettore occidentale, ma l’influenza orientale non tarda ad arrivare: la ricerca spasmodica della crescita di potere si percepisce forte subito dopo le prime pagine.
Ogni tanto notiamo il sistema di comunicazione, che piace tanto agli autori coreani, rubato dai videogiochi: piccole finestre di dialogo appaiono davanti al nostro protagonista che apprende velocemente tutto quello che c’è da sapere su determinati poteri. L’uso di questo sistema di comunicazione non è abusato come in altri lavori e si limita principalmente ai doni degli Dei. L’uso intensivo di questa comunicazione, come avviene in Re:Monster, è davvero stancante; apprezzo quindi molto la scelta di limitarlo al minimo indispensabile.
Graficamente parlando è in linea con molti prodotti coreani: i protagonisti hanno un fisico asciutto e non troppo muscoloso, il viso è abbastanza allungato e gli occhi hanno quasi sempre l’espressione un po’ tra lo scocciato ed il perfido. Nel complesso, anche se ho visto disegni decisamente più curati, il lavoro dell’autore non è per niente male. Blue-Deep riesce ad infondere nelle sue tavole una sorta di movimento e di profondità che aiuta molto la lettura di Doom Breaker.
La storia di per sé è già tracciata, ma noi non conosciamo assolutamente come si sono svolti i fatti prima dell’ultima battaglia e questo ci permette di vivere sia il presente, sia i ricordi di Zephyr con un occhio vergine. Il nostro protagonista, che inizialmente sembra voler combattere tutto e tutti da solo, alla fine cercherà di migliorare coloro che nella vita passata hanno combattuto al suo fianco. Modificare gli eventi permetterà a Zephyr di ottenere la sua agognata vendetta contro il Dio Demone e contro tutti quei disgustosi Dei che non hanno alzato un dito per l’umanità?
Sono usciti poco più di trenta capitoli e la storia è appena all’inizio, ma ha già tutte le potenzialità per essere una buona opera da seguire. Ancora non si parla di edizioni italiane, quindi dovete scavare nel lavoro senza fini di lucro dei fan, che ringrazio sempre per la fatica profusa, e cercare il prodotto sul web se siete interessati. Ve lo consiglio? Probabilmente è il prodotto con migliori potenzialità che abbia letto di recente, ma bisogna vedere se l’autore manterrà nel tempo la buona qualità proposta.