Dèi norreni, un occhio mitico e il Ragnarok alle porte: I Obtained A Mythic Item riuscirà davvero a distinguersi dai tanti cloni di Solo Leveling?
I Obtained A Mythic Item è un manhwa, ovvero un fumetto coreano, scritto da Jung Seonyul e illustrato dall’artista Hess. Di genere isekai, I Obtained A Mythic Item riprende e rielabora solo parzialmente molti degli elementi distintivi di Solo Leveling: dai risvegli ai mostri nei dungeon, dai livelli di classificazione alle dinamiche di crescita del protagonista. Tuttavia, nonostante il contesto evidentemente noto e l’utilizzo di elementi già collaudati e apprezzati dal pubblico, la storia e la caratterizzazione dei personaggi non sembrano riuscire a raggiungere la stessa incisività che ha reso famoso a livello internazionale il manhwa di Chugong. Un elemento distintivo che incuriosisce, almeno in parte, è l’introduzione di figure ispirate chiaramente al pantheon norreno; proprio da questo spunto ci si può aspettare quel guizzo che possa rendere la storia più originale.
Min Jaehyeon è un Raider di grado D, un guerriero che fatica a guadagnarsi da vivere nel mondo post-apocalittico nato dopo il Ragnarok, catastrofe che ha causato l’apparizione di zone nel mondo brulicanti di mostri. Durante una missione scopre per caso l’Occhio di Odino, un artefatto mitico che lo collega a un potere superiore e lo coinvolge in una missione contro un gruppo specifico di divinità. Da quel momento, il destino del protagonista cambia drasticamente tornando indietro nel tempo e sostituendosi al sé stesso da giovane. Comincia così una nuova vita incentrata sulla crescita di potere, affrontando nuove sfide e a confrontandosi con il peso delle sue scelte mentre cerca di salvare chi ha già perso una volta.
A differenza di molti isekai tradizionali, I Obtained A Mythic Item non comincia con la morte del protagonista. Servono un paio di capitoli per arrivare a quella “seconda opportunità” che ormai costituisce una convenzione nel genere; nel frattempo il lettore ottiene solo un breve scorcio della vita precedente di Jaehyeon, un’introduzione forse troppo superficiale per costruire una connessione emotiva forte con il personaggio adulto e sfiduciato. La narrazione, pur seguendo una struttura che ricorda da vicino quella di Solo Leveling, prova inizialmente a suggerire una direzione diversa, introducendo per esempio l’idea di un’accademia per Raider; purtroppo si tratta di un’illusione: lo sviluppo della trama torna presto su binari già battuti.
La caratterizzazione del protagonista Min Jaehyeon è ambivalente. È consapevole di dover tacere a tutti il suo obiettivo e di doversi impegnare per diventare più forte al fine di completare la missione legata all’Occhio di Odino, pena la morte. Questo compito sembra cucito addosso a un eroe solitario, e Jaehyeon sembra a prima vista creato appositamente per seguire questa linea di condotta; eppure il protagonista si lega a vari personaggi secondari, cercando in ogni modo di salvarli da un destino che ha già visto compiersi. L’apparente distacco che mostra in pubblico è contraddetto da azioni e pensieri molto più partecipi e protettivi, creando un contrasto che in parte funziona, anche se rischia di sembrare incoerente.
L’ambientazione mescola elementi fantasy e moderni in modo efficace. Dopo il Ragnarok, alcune zone del pianeta sono rimaste intatte, mentre altre ospitano dungeon e creature ostili. Proprio in una di queste aree è nata l’accademia dove Jaehyeon si addestra e proprio qui inizia il cambiamento rispetto alla vita passata scegliendo di intraprendere la carriera di mago e non quella del guerriero. Una scelta che, sebbene interessante, non sembra modificare davvero il prevedibile andamento della trama.
Sul piano grafico, il manhwa adotta lo stile classico dei webtoon coreani ma con un tratto leggermente più morbido, soprattutto nei dettagli del volto e degli occhi. Gli sfondi sono generalmente ben realizzati, mentre i mostri e alcuni personaggi secondari risultano meno curati. Anche l’uso frequente di piccole vignette solitarie relegate in ampi spazi monocromatici rende alcune tavole più spoglie del necessario e questo sembra un delitto, perché le scene chiave, più ampie e dettagliate, restituiscono un colpo d’occhio ben più apprezzabile. Questo sbalzo qualitativo purtroppo non si percepisce chiaramente e non aiuta il lettore ad affezionarsi al titolo.
I Obtained A Mythic Item ha il potenziale per svilupparsi in una direzione più autonoma rispetto alla concorrenza, ma finora non ha mostrato una reale volontà di distaccarsi dal solco tracciato da Solo Leveling. Rimane comunque una lettura piacevole, soprattutto per chi cerchi qualcosa che riempia il vuoto lasciato dalla conclusione del manhwa di Chugong. Detto ciò, esistono alternative più incisive e capaci di trasmettere un senso di conflitto epico e coinvolgente: un esempio è Pick Me Up, che offre proprio quel tipo di tensione narrativa che latita in questa storia.