L’Uomo che Sapeva Troppo: la recensione

Un classico della cinematografia che resiste, a suo modo, al passare degli anni.

 

20170927 uomosapeva1

 

L’Uomo che Sapeva Troppo e’ uno dei primi film di successo di Alfred Hitchcock. Si tratta di un thriller d’annata, remake dell’originale del 1934, che risulta essere un film lineare, ingenuo, forse leggermente prevedibile, ma che considerati gli stilemi dell’epoca e’ ancora vedibile.

Ambientato in diverse localita’, il film vede una famiglia americana in vacanza in Marocco che viene coinvolta in un intrigo insospettabile; attraverso gli spostamenti negli Stati Uniti ed in Europa, assisteremo a numerosi colpi di scena e imprevisti che si succederanno fino alla conclusione del film.

 

20170927 uomosapeva2

 

Che cosa poter dire di questo film? Sicuramente e’ un qualcosa che va visto, data la sua importanza nella storia della cinematografia. Un consiglio simile a quanto detto per La Guerra dei Mondi quindi, ma rispetto al quale questo L’Uomo che Sapeva Troppo risulta essere per lo meno godibile ed apprezzabile nonostante innegabili buchi di sceneggiatura e mancanze stilistiche figlie del suo tempo che oggi fanno sorridere: scene d’azione che si prendono sul serio ma che alla fine sembrano parodie; salti nella storia fin troppo bruschi, o ancora un finale che nonostante sia piu’ che annunciato lascia l’amaro in bocca per come sia semplicistico e buttato la’.

 

20170927 uomosapeva4

 

Eppure, nonostante quanto detto, il film mantiene il suo rimo e i colpi di scena oggettivamente avvengono in serie, quasi senza sosta; alcuni annunciati e altri no, riuscendo a cogliere talvolta di sorpresa un odierno smaliziato spettatore.La fotografia e’ buona, con colori accesi e vivaci, con sequenze e inquadrature piu’ che azzeccate (e’ d’altronde il marchio di fabbrica di Hitchcock). Adeguata la colonna sonora, strumento poco utilizzato dal regista per mantenere alto il pathos, e che Hitchcock sfruttera’ maggiormente nei suoi lavori seguenti.

La recitazione dei protagonisti non poteva essere meno che ottima: James Stewart e Doris Day erano d’altronde due pezzi forti della cinematografia statunitense degli anni ’50. Nonostante questo, ci sono momenti in cui non si riesce proprio a capire le scelte fatte dai protagonisti; scelte che ovviamente sono funzionali alla storia ma che sono oltre modo forzate.

 

20170927 uomosapeva3

 

L’Uomo che Sapeva Troppo fa sicuramente parte di quel lotto di film che, sebbene non siano capolavori, e’ bene vedere almeno una volta per arricchire il proprio bagaglio cinematografico.

 

L’Uomo che Sapeva Troppo, 1956
Voto: 6
Per condividere questo articolo: