Conoscete l’Era Dei Samurai? Una serie documentario che ci porta indietro nel tempo in un Giappone scosso da sanguinose battaglia al seguito dei Daimyo.
Dopo il fortunato successo de Il Mondo Segreto dei Pirati, Netflix ci riprova spostandosi nell’estremo oriente. Il Giappone è da sempre una terra particolare, i suoi usi e costumi mirano spesso alla calma e alla perfezione, ma ci fu un tempo in cui il Giappone era scosso da sanguinose guerre intestine che forgiarono i migliori guerrieri al mondo.
I signori della guerra, chiamati Daimyo, si davano battaglia per il controllo del Giappone sin dall’inizio del 1500, ma solo dopo cinquant’anni apparvero i veri protagonisti che rivoluzionarono l’intero assetto del paese. Il sanguinario Oda Nobunaga, il signore di una fazione minore, salì al potere dopo la morte del padre. La tradizione era alla base della cultura giapponese, ma Oda era etichettato come un anticonformista, un pazzo ed un sanguinario. Gli stessi famigliari di Nobunaga provarono ad eliminarlo subito dopo la sua ascensione al potere, ma furono sfortunati e ne subirono le conseguenze.
La realtà è spesso superiore all’immaginazione e questa serie documentario mette in evidenza proprio quest’affermazione. Oda Nobunaga fu un Daimyo tra i più efferati, la sua sete di sangue lo portò a conquistare rapidamente il potere e per pochissimo non riuscì ad unire il Giappone sotto un unico vessillo. Morte e cadaveri lo seguirono come un’ombra, ma questo lavoro offre anche qualcosa in più: l’affascinante descrizione con cui Oda assisteva alla decapitazione dei suoi avversari sconfitti fa venire quasi i brividi. Un rituale macabro, ma profondamente simbolico, che Oda aveva trasformato in un banchetto di sofferenza con cui nutrire la sua sete di sangue.
L’incredibile coincidenza che vede riunire sotto lo stesso stendardo i tre protagonisti della riunificazione del Giappone è storia, ma pare fantasia. Oda morì come era vissuto, con una spada in mano ed un lago di sangue ai suoi piedi. Sinceramente sapevo che il Giappone avesse avuto un periodo turbolento, ma nulla di quello che avevo letto mi aveva preparato a questa carneficina.
Questa serie documentario è quasi più affascinante di quella sui pirati, ma ha una fastidiosa pecca. Durante il racconto intervengono esperti provenienti da tutto il mondo, americani e canadesi in primis, ma sono anche storici giapponesi che non sono stati tradotti ma solo sottotitolati. Mentre segui tranquillamente il racconto che scorre amabilmente tra immagini e parole, improvvisamente ti devi concentrare sulle scritte in sovraimpressione e questo non è proprio il massimo. Non esiste un momento di pausa tra un commento e l’altro, quindi spesso vieni preso alla sprovvista. Sinceramente non mi spiego il perché di questa scelta.
La serie è comunque molto bella e ben realizzata. Si concentra sui tre protagonisti che hanno unito il Giappone e su una decina di sottoposti che hanno spiccato per intraprendenza o particolarità: Date Masamune, il mitico samurai con la benda sull’occhio che sinceramente pensavo fosse una bella invenzione di alcune serie animate o di film orientali, è realmente esistito ed è stato anche un grandissimo guerriero del suo tempo. Voi sapete come ha perso un occhio? Andate ad indagare perché è praticamente impossibile immaginare la giusta risposta.
Aneddoti e ricostruzioni sono di buona qualità anche se alcuni passaggi rimangono poco approfonditi per ovvi motivi di tempo. Nel complesso il prodotto è ben realizzato e se vuoi saperne di più su un epoca unica nel suo genere, questo è un buon compromesso da guardare per una valida prima infarinatura.