Abbiamo provato per voi il nuovo plaform shooter di SmokeStab: Orbital Bullet promette azione e adrenalina per gli amanti della vecchia scuola.
È dai tempi di Abuse (prima di Windows 95, per intenderci) che apprezzo i plaftorm shooter di stampo fantascientifico. Sì, ok, sarò anche cresciuto con Green Beret (roba da bar e Commodore 64), ma il fascino della fantascienza è inarrivabile. Ecco perché quando mi è stata data la possibilità di provare Orbital Bullet non ho atteso un istante per metterci sopra le mani.
Ci troviamo davanti ad un titolo che unisce concetti provenienti da generi diversi e li miscela sapientemente: oltre ai semplici riflessi necessari per eliminare i nemici o sfuggire ai loro attacchi, occorre infatti capire come esplorare i vari livelli (che sono peraltro interconnessi fra di loro). I vari pianeti che esploreremo sono generati proceduralmente e, per quanto abbiamo visto, l’implementazione è decisamente buona, con ostacoli ardui ma non impossibili da superare e momenti di tensione con pacchi di nemici a volerci fare la pelle.
La principale peculiarità di Orbital Bullet è che lo scorrimento dello schermo non è tradizionalmente orizzontale, ma attraverso livelli circolari di cui vediamo costantemente l’interezza; cosa non solo ottima per pianificare le nostre mosse, ma estremamente gratificante quando si parla di effetti grafici. I nostri colpi infatti seguono la struttura circolare, ed è affascinante vederli curvare per raggiungere i nemici più lontani.
L’effetto grafico complessivo è davvero particolare e soddisfacente.
Orbital Bullet combina le meccaniche tradizionali dei plaform shooter con alcune dei giochi rogue-lite: anche morendo si mantiene l’esperienza accumulata, permettendo di sbloccare miglioramenti, abilità ed armi che ci permetteranno di avanzare nei livelli più difficili.
Orbital Bullet è disponibile su Steam in early access, e con una roadmap ben definita ha già visto numerosi aggiornamenti arricchire e raffinare il gioco. Continueremo a seguirlo nei prossimi mesi.