Prime impressioni: Yield! Fall Of Rome

Il nuovo titolo 4X di Daedalic sembra riuscire a offrire un’esperienza semplice e rapida ma decisamente divertente anche per gli esperti di strategia.

 

 

Non è facile innovare nel genere dei 4X: il rischio è quello di complicare troppo le cose, mettendo il giocatore di fronte a mostri monolitici non necessariamente divertenti. L’intuizione degli sviluppatori di Billionworlds è quella di fare un’inversione a 180° rispetto alle tendenze di mercato, ed il risultato sembra essere ottimo: Yield! Fall Of Rome offre un gameplay rapido, immediato e convincente, quasi privo di asperità.

Per chi è avvezzo al genere, Yield! Fall Of Rome troverà come il gioco non si discosti dai concetti di base dei 4X e non sarà traumatico adattarsi alle differenze che il gioco impone. Innanzitutto va considerato che le partite sono molto brevi, e nell’arco di un paio d’ore al massimo si concludono. Lo scopo del giocatore è quello di accumulare un numero di “corone”, ottenibili attraverso la conquista territoriale, l’espansione delle proprie città o l’occupazione di determinati siti religiosi.
C’è poca microgestione, e il sistema di produzione e ricerca è interamente basato su soldi e sfruttamento delle risorse che si trovano all’interno del nostro territorio; tutto è votato alla semplicità, sacrificando una parte di elementi legati alla gestione dei nostri insediamenti per rendere il gameplay assolutamente fluido e immediato, riuscendo a mantenere il giusto livello di complessità per quello che vuole essere un titolo adatto sia ai novizi che a chi cerchi un’esperienza più rilassata.

 

 

La nostra prova in pre-release (early access) ha rivelato un titolo assolutamente interessante, in grado già oggi di appassionare e catturare il giocatore una volta presa la mano con le novità introdotte da Yield! Fall Of Rome.
Il titolo è ovviamente grezzo dal punto di vista dell’interfaccia e delle informazioni su come giocare. Se capire come giocare lo si può capire facendo qualche sperimentazione (il tutorial è assolutamente insufficiente), i problemi sono quasi tutti sull’interfaccia: si parte dal fatto che passando in rassegna le nostre unità in pratica centriamo la mappa su di loro ma rimane selezionata quella precendente, rischiando di farci spostare drammaticamente le truppe sbagliate (e non vengono escluse le unità che hanno terminato il movimento e non hanno azioni disponibili); si passa al fatto che è fin troppo facile acquistare una tecnologia solo per cercare di vedere quali benefici apporti e quali unità sblocchi; e si arriva al fatto che da nessuna parte le nostre unità mostrano i punti movimento residui (e scopriremo amaramente solo con l’esperienza che, indipendentemente dai punti movimento disponibili, ogni unità si può muovere una sola volta per turno) e che non c’è modo di sapere quante corone siano in possesso dei nostri avversari, facendoci quindi giocare al buio e rendendo Yield! Fall Of Rome una corsa alle “corone” priva di un senso tangibile di competizione.

 

 

Ma questi problemi sono sia risolvibili che secondari di fronte ad un gameplay assolutamente convincente. Yield! Fall Of Rome offre un’esperienza assolutamente piacevole, altamente customizzabile nei parametri base e già oggi ben bilanciata.
Considerando che il gioco è appena arrivato in early access, che è pienamente godibile e che i problemi sopra menzionati verranno molto probabilmente risolti, potenzialmente ci troviamo di fronte ad un titolo solidissimo.

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