Prime Video guadagna Demon Slayer, ma a che prezzo?

Prime decide di puntare davvero forte sugli anime; e se la smania di proporre ottimi titoli si trasformasse in una lama a doppio taglio?

 

 

Dal 17 febbraio sbarca su Prime Video la seconda stagione di Demon Slayer che probabilmente andrà ad aumentare il bacino dei titoli del nuovo canale tematico a pagamento realizzato apposta per spillare soldi agli appassionati. La piattaforma streaming Crunchyroll, che deteneva i diritti esclusivi di questa stagione, ha già rilasciato tutti gli episodi già doppiati in italiano.

Tanjiro trova la madre e i fratelli massacrati, ad eccezione della sorella Nezuko che è stata trasformata in un demone. Il ragazzo inizia così il suo viaggio in cerca di una cura per far tornare sua sorella di nuovo umana e per impedire che la stessa tragedia accaduta a loro possa accadere ad altre persone. La prima stagione dell’anime e il primo film sono usciti rispettivamente nel 2019 e nel 2020 ottenendo un incredibile successo.

Prime ha deciso di accaparrarsi gli episodi della seconda stagione di Demon Slayer, rischiando però di fare un clamoroso autogol: il Mugen Train Arc e l’Entertainment District Arc, che compongono la seconda stagione, saranno disponibili sulla piattaforma streaming solo con i sottotitoli in italiano. Perché accaparrarsi un prodotto che ormai risulta meno appetibile per il mercato italiano?

Non è ancora stato specificato se l’anime verrà trasmesso direttamente su Prime Video o sul suo canale tematico, ma ricordo che l’abbonamento ad Anime Generation costa tanto quanto quello di Crunchyroll ed il catalogo di quest’ultimo è decisamente più ricco. Se proprio i dirigenti di Prime volevano sorprendere la concorrenza e guadagnare importante visibilità potevano fare come Disney+ con Tokyo Revengers: Christmas Showdown.

Per condividere questo articolo: