Quel sottile piacere dello scaricare le patch… quando il provider lo consente

Chi può sfruttare la fibra conosce la gioia di scaricare a velocità elevatissime; ma che succede se l’internet provider di turno tira brutti scherzi?

 

 

C’è una cosa che solo i possessori di una linea internet dannatamente veloce possono apprezzare: la gioia di tornare al palo dopo un paio di settimane di assenza dalla postazione di gioco e trovare una trentina di giochi da aggiornare. Patch di piccole dimensioni oppure consistenti poco importa; anzi, più sono grandi e meglio è.
C’è un piacere contorto nel vedere il client di Steam scaricare a velocità folli patch da 6 GB, distrarsi un istante e trovare i giochi già pronti per l’uso; o ancora, mettere a scaricare quel gioco che durante la nostra assenza ci è venuto in mente di reinstallare per chissà quale motivo (se lo avevamo rimosso un motivo ci sarà stato) e dopo pochi minuti – voilà – i 15 GB del titolo sono tutti sul disco, pronti e fiammanti.

C’è solo una cosa che in questi casi può mettere i bastoni fra le ruote: una pessima connessione. È proprio lo scherzo che ci ha fatto il nostro internet provider, che per suoi errori di gestione amministrativa ci ha rallentato la linea a circa 100 KB al secondo. Una roba da ADSL dei primi anni 2000 che, come potete immaginare, ci sta causando non pochi grattacapi.
Stiamo penando non poco da due settimane per farci ripristinare la linea come previsto da contratto, ma il provider quasi monopolista dalle “connessioni potenti” è di una lentezza esasperante e spesso irrintracciabile. Probabilmente alla fine dovremmo passare alla concorrenza, ben sapendo che tanto la gestione della fibra transiterà sempre per mano loro… Fortuna che esistono almeno due soluzioni quando capitano questi disagi.

La prima è quello di accendere il router WiFi del cellulare di servizio: agganciare il PC alla rete wireless infatti consente perlomeno di lavorare in tranquillità, anche se è preferibile evitare di scaricare centinaia di GB di dati per non finire la soglia mensile a disposizione. La seconda è quella di reperire la classica “saponetta”, un router wireless dedicato che, tramite abbonamento, effettua fondamentalmente lo stesso servizio ma con una utenza dedicata, quindi senza rischiare di esaurire il traffico della SIM.

Per il momento ce la stiamo cavando, ed in attesa che l’arrogante fornitore sistemi i suoi problemi continuiamo ad aggiornare i nostri PC a colpi di di 70 KB al secondo. La perseveranza vince: abbiamo già aggiornato una ventina di giochi.

Alla faccia tua, internet provider!

Per condividere questo articolo: