Revenge Of The Savage Planet si sta vendicando: su di noi!

Un vantaggio dell’essere un recensore è che puoi apprezzare al meglio i videogiochi. Specie se si rompe il computer e devi consegnare l’articolo.

 

 

Qui sulla Tana non facciamo molte “dietro le quinte”; è raro che vi si parli di quello che accade dall’altra parte dello schermo, dove pianificazione e frenesia vanno paradossalmente e costantemente di pari passo.
In questo periodo abbiamo parecchia carne al fuoco, e nel settore dei videogiochi ci sono un paio di titoli di rilievo che stanno aspettando il loro posto al sole sulle nostre pagine. Revenge Of The Savage Planet è uno di loro, ma non riusciamo a dargli la copertura che merita.

 

 

Avete presente quando la iella si accanisce? Prima ci si mette di mezzo la vita vera (oh, Matrix non è perfetto) e poi si rompe il PC sul quale stavamo testando il gioco.
Tant’è.
Da quel (poco) che avevamo visto, Revenge Of The Savage Planet sembra mantenere intatto l’umorismo del primo capitolo, rispetto al quale si differenzia per un cambio di visuale: una terza persona che inizialmente non ci aveva convinto, ma alla quale ci si abitua rapidamente.

Il gioco di primo acchitto sembra carino, coccoloso e pettinato; adesso dateci il tempo di ripristinare il computer e di testare a fondo Revenge Of The Savage Planet. La nostra recensione è quasi dietro l’angolo… se non succede altro.

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