Grazie al suo approccio semplice e coinvolgente, Sabouter cattura sia i giocatori in cerca di un titolo cooperativo che quelli interessati alla competizione pura.
Fra i giochi da tavolo a basso tasso di complessità, Saboteur è uno di quelli che trovo più immediati ed adatti a platee di ogni tipo. Il titolo, uscito nel 2004, unisce infatti regole semplici ad un gameplay lineare ma di sicuro effetto, tanto da poter piacere sia agli esperti che ai novizi dei boardgames.
Ci troviamo in una miniera d’oro, dove un gruppo di nani (i giocatori) dovranno tentare di arricchirsi riuscendo ad accaparrarsene il più possibile. All’inizio della partita ognuno riceve una carta che specifica se si impersonerà un nano buono (un minatore), che tenterà insieme agli altri di raggiungere il tesoro alla fine del tunnel, o uno cattivo (il sabotatore del titolo) che di nascosto, e forse non da solo, proverà a mettere i bastoni fra le ruote e quindi prendere per sé tutto l’oro.
Per raggiungere il tesoro (o impedirlo), i nani mettono a turno una carta sul tavolo, carta che rappresenta il tunnel da loro scavato. Il dover usare carte che diano una continuità logica alla galleria (non è possibile creare artificialmente vicoli ciechi) rende complessa e stimolante la strategia da adottare, tanto che non è facile capire chi siano i sabotatori anche a partita inoltrata.
In Saboteur esistono poi delle carte speciali in grado di rompere gli oggetti utili a scavare e quindi impedire agli altri di proseguire nello scavare il labirinto di roccia; altre che possono rimuovere sezioni di galleria o addirittura che consentono di capire se una delle tre carte tesoro sempre presenti sia quella giusta o nasconda un forziere vuoto.
Inclusa nel gioco esiste poi un’espansione che amplia i ruoli in gioco, crea delle vere e proprie squadre e aggiunge delle carte azione particolari, utili a scoprire chi si cela dietro le vesti dei nostri amici/avversari, bloccare gli avversari o rubargli l’oro.
Il gioco è molto semplice e divertente già nella versione base, mentre l’espansione ha un doppio effetto: se da un lato arricchisce e varia le partite, dall’altro può rendere il gioco meno snello e più cerebrale, cambiando la natura di Saboteur. Il gusto personale dei giocatori determinerà se sia il caso o meno di usare le regole aggiuntive; nel nostro gruppo di test abbiamo preferito il gioco base, pur riconoscendo all’espansione il tentativo di far elevare Saboteur da semplice riempitivo a gioco da tavolo di rango.
Saboteur è un gioco che va giocato almeno in tre, ma permette fino a dieci persone di partecipare; una caratteristica non così frequente, e che lo rende adattissimo a grandi gruppi o elemento a sorpresa da usare durante una festa. Le singole partite durano circa mezz’ora, e dopo la seconda di fila probabilmente si sentirà la voglia di passare ad altro.
Nel suo ruolo di riempitivo, Saboteur fa un valido lavoro; è un gioco perfetto da tenere a portata di mano per allietare i momenti conviviali di gruppo quando sono presenti persone che coi giochi da tavolo hanno poca dimestichezza.