Shazam! – la recensione

Shazam!: nessuna pretesa, nessuna sorpresa, un film che non farà parlare di se, utile solo per riempire una serata e nulla più.

 

 

Shazam è un personaggio della DC; nelle sue prime apparizioni aveva un altro nome, ovvero: Capitan Marvel. L’ovvia assonanza con la casa fumettistica rivale ha poi portato a modificare il nome come lo conosciamo ora. Il personaggio ha avuto uno strepitoso successo nel periodo della “Golden Age” dei fumetti, ovvero tra il 1939 e il 1953, addirittura superando testate come Superman e Batman. Purtroppo nel periodo seguente, il personaggio di Shazam non è riuscito a rimanere al passo con i tempi e la sua testata fumettistica è stata addirittura cancellata, per poi essere riesumata in tempi più recenti.

La pellicola cinematografica richiama il moderno Shazam; non starò qui ad elencare le analogie e le differenze tra il fumetto ed il film, ma in sintesi il personaggio principale è un orfano adolescente di 15 anni di nome William Batson, detto Billy, che viene proclamato campione del bene dal Mago Shazam. Billy dovrà cosi difendere il mondo dalle forze del male e dimostrarsi degno dei suoi poteri.

 

 

Pronunciando la parola “Shazam”, Billy si trasforma in un uomo adulto tutto muscoli con una tuta rossa solcata da un fulmine bianco e giallo. I suoi poteri sono l’unione delle caratteristiche di alcuni personaggi mitologici. Le iniziali dei nomi di questi personaggi formano il suo nome: “S” per la saggezza di Salomone, “H” per la forza di Hercules, “A” per la resistenza di Atlante, “Z” per il potere di Zeus, “A” per il coraggio di Achille e “M” per la velocità di Mercurio.

Shazam è quindi un supereroe dagl’impressionanti poteri, ma con l’impaccio, l’ingenuità e il senso di stupore tipici di un quindicenne. Questo mix di caratteristiche rende il personaggio divertente, tanto da spingere la DC ad elaborare una sceneggiatura più comica e leggera. Il film è decisamente infantile, condito con quella comicità un po’ nerd che ci si aspetta da un ragazzino orfano sballottato in giro per le case famiglia.

 

 

La scelta di utilizzare Zachary Levi come interprete del nostro supereroe è un chiaro segno di voler dare un taglio comico alla pellicola, visto che è stato a lungo interprete della serie comica televisiva Chuck. Zachary è un attore che, come punto di forza, ha la capacità di provocare il sorriso solo con semplici espressioni facciali; oltre a questo ha interpretato spesso personaggi impacciati, ed è stato facile per la DC sfruttare bene questa caratteristica realizzando uno Shazam efficace e simpatico.

Decantate le lodi e le parti migliori di un film che non si presenta per vincere un Oscar, ma punta a riempire una serata vacua con due risate e poco più, mi fermo qui. Concludo affermando che: il film è buono soprattutto per intrattenere dei pargoli, tra i cinque e i dieci anni, che ancora hanno quello sguardo sognante e vedono il fantastico in ogni cosa.

Shazam!, 2019
Voto: 6.5
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