Il titolo è più un simulatore sandbox che un gioco e mira a studiare lo sviluppo e le conseguenze di una guerra atomica.
Slitherine ci ha abituato a rilasciare titoli strategici che abbracciano una gamma di utilizzatori più disparati; se alcuni giochi sono dedicati ad un pubblico più generalista, come Battlesector o Starship Troopers Terran Command, altri si piazzano dalla parte opposta dello spettro, e sono indirizzati verso gli appassionati più incalliti o addirittura verso i professionisti del settore, come confermato dalla stessa Slitherine durante la nostra intervista di qualche anno fa.
In questi giorni è stato rilasciato Nuclear War Simulator, un titolo che permette di ricreare le dinamiche di uno scambio nucleare su ampia scala, consentendo al giocatore di realizzare il suo piano d’attacco e verificarne l’efficienza e gli effetti sulla popolazione, sulle infrastrutture e sul pianeta stesso.
Come detto si tratta principalmente di uno strumento accademico, ma che può interessare i grognard.
Virando verso un aspetto più ludico, nelle scorse settimane Slitherine ha rilasciato War Planner, un importante aggiornamento per Command: Modern Operations. War Planner importa dalla versione di CMO tutta una marea di aggiunte e miglioramenti, fra i quali spiccano un nuovo editor, con la possibilità di unire più missioni andando a formare una vera campagna, un maggior dettaglio sulle profondità marine, una funzione che permette di impartire un ordine di attacco specificando le armi da usare e la revisione delle manovre evasive usate nei combattimenti aerei.
Ultima novita del periodo è il rilascio di Wars In America, DLC per Strategic Command: American Civil War. Il DLC include cinque nuove campagne, fra le quali la guerra con il Messico del 1846, quella del Paraguay del 1866 e quella dedicata alla Guerra Del Salnitro sulla quale abbiamo recentemento dedicato un interessante approfondimento.