Ted Lasso – Stagione 3: la recensione

Una serie così valida non si vedeva da diversi anni ed anche la conclusione di questa terza ed ultima stagione ha praticamente rasentato la perfezione!

 

 

Una stagione finale che continua ad affrontare tematiche scomode ed importanti, ma che non perdere mai il suo solito ed immancabile ottimismo e la sua inesauribile vena di bontà. Una conclusione emotivamente molto coinvolgente che rasenta la perfezione! Ted Lasso è per me una di quelle serie che rimarranno nella storia della televisione perché, oltre ad essere bella, emotivamente coinvolgente e divertente, è davvero lontana dai soliti prodotti che sono stati proposti negli ultimi anni.

L’AFC Richmond torna in Premier League, ma la stagione si presenta nuovamente come una montagna da scalare. I rapporti nello spogliatoio vengono stravolti dall’arrivo di un nuovo giocatore, un campione al termine della sua carriera con una filosofia molto particolare. Ted sta ancora tentando di trovare un equilibrio nella sua vita familiare ed il resto dei personaggi continua ad essere una fucina di occasioni per proporre nuove situazioni da risolvere.

 

 

Bill Lawrence, Jason Sudeikis e Brendan Hunt hanno trovato un feeling incredibile e sono riusciti a produrre qualcosa di unico nel suo genere. Ted Lasso può sembrare a primo impatto una commedia che ruota attorno al calcio, ma non è la giusta definizione per questa esperienza emotiva che sfiora lo sport ed entra prepotentemente nella vita, nelle insicurezze e nei sentimenti delle persone. Il pensiero positivo del nostro protagonista, spesso così estremo da risultare stucchevole, è come una goccia cinese che, cadendo lenta ed inesorabile, scava profondamente nell’anima di tutti quelli che hanno la fortuna di conoscerlo.

Se la positività di Ted è disarmante, il caos che tutti i coprotagonisti creano intorno a lui è vita, quella vera, quella frenetica ed egoistica che circonda tutti noi. Eppure i due aspetti si fondono tra loro creando qualcosa di unico, divertente, emozionante, vero, vivace e vitale com’era da tanto che non mi capitava di vedere. È difficilissimo riuscire a spiegare bene cos’è Ted Lasso in queste poche righe che compongono la recensione, ma la sensazione che si prova ad immergersi in questa serie è impareggiabile.

 

 

È vero che questa serie ti fa ridere ed emozionare, ma affronta in modo intelligente e geniale molte tematiche complicate che vanno dalla fine di un matrimonio, al razzismo, all’omosessualità nel calcio, al tradimento, alle storie d’amore, ai giochi di potere. Insomma c’è davvero di tutto in questa serie, ma il minimo comun denominatore è sempre lo stesso, ovvero il modo così semplice e pulito di affrontare un problema. La cosa geniale è che spesso si viene colti di sorpresa dal modo disarmante con cui Ted cambia totalmente il modo di osservare un problema.

Solo tre stagioni di Ted Lasso sono poche? No, è forse il numero perfetto che rende questo prodotto impareggiabile. Non tutte le trame si concludono, e questo ha portato molti fan ad ipotizzare che forse, in futuro, magari con qualche spin-off, la storia di alcuni personaggi potesse continuare. Secondo me non è possibile ricreare la perfetta magia di questa serie, né tanto meno è fattibile raccontare alcuni personaggi senza la presenza di altri. Quindi godetevi questa terza stagione e godetevi il finale agrodolce che conclude nel migliore dei modi la serie.

 

Ted Lasso – Stagione 3, 2023
Voto: 10
Per condividere questo articolo: