Una inaspettata battuta d’arresto per Christopher Nolan: Tenet è decisamente sotto i suoi standard di alto livello.
Christopher Nolan è una garanzia in campo cinematografico; è il regista dietro a capolavori come Memento, Inception e Interstellar passando per Insomnia, The Prestige e una trilogia di Batman che ha colpito gli appassionati, oltre che del discusso Dunkirk.
Tenet è il suo ultimo lavoro, e, diciamolo subito, è un film che mi ha lasciato parecchio perplesso.
Ancora una volta Nolan utilizza la sua abilità nell’utilizare concetti poco immediati per una persona comune, come le conseguenze dei salti temporali e le pieghe oscure della mente; questa volta però il bravo regista inglese manca il colpo. Fin dalle prime battute si percepisce che Tenet è soprattutto un film d’azione che utilizza solo come pretesto le tematiche classiche di Nolan, mancando di spiegare in modo credibile la struttura su cui basa tutta la trama.
Il problema di Tenet infatti è la poca attendibilità di quanto vediamo durante la proiezione. Pur volendo concedere il beneficio del “vale tutto” e considerando Tenet un film esclusivamente d’azione, la sensazione che le spiegazioni (sparate fuori ad una velocità che non ci permette di soffermarci sul loro senso logico) siano in realtà delle supercazzole indirizzate unicamente a farci stare buonini e non farci ragionare è fortissima.
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Anche le scene d’azione sono a volte per nulla credibili, e questo è il secondo punto critico del film; pensare che due tizi, tanto per dirne una, possano tuffarsi con bungee-jumping in mezzo alla folla e passare del tutto inosservati è da scemi.
Al tempo stesso, non si può negare che Tenet non sia stato realizzato con una certa cura dal punto di vista tecnico e della fotografia. Gli effetti speciali sono ben fatti, e anche se non c’è nulla che ci faccia gridare al capolavoro le scene d’azione catturano l’attenzione.
Buona la prova degli attori; i protagonisti principali sono tutti di seconda fascia ma da John David Washington (Malcom X, Monster, e con un passato di giocatore professionista di football americano) a Robert Pattinson (la saga di Twilight, Bel Ami, Il Re) a Elizabeth Debicki (Macbeth, The Cloverfield Paradox) la resa è convincente. Non spicca la presenza di Kenneth Branagh (Molto Rumore Per Nulla, Wild Wild West, Sleuth, I Love Radio Rock, Dunkirk), mentre un interessante cameo è quello di Michael Caine.
Tenet è fondamentalmente un filmetto, che galleggia appena appena e rischia di affondare sotto il peso della sua mancanza di consistenza. Non è certo il film migliore di Nolan; speriamo sia semplicemente una giustificabile pausa artistica per il regista londinese, che in passato ci ha deliziato con film pazzeschi che sono entrati nella storia del cinema.