The Lord Of The Rings: Return To Moria catapulta i giocatori nel cuore di Khazad-dûm, tra miniere, nemici e misteri, riproducendo fedelmente una vera atmosfera nanica.
The Lord Of The Rings: Return To Moria è un gioco survival che immerge i giocatori in un’avventura oscura e affascinante, ambientata nella leggendaria Khazad-dûm. Collocato nella Quarta Era della Terra di Mezzo, dopo la distruzione dell’Unico Anello, questo titolo, essenzialmente un sandbox survival, presenta anche un filone narrativo originale. I giocatori, richiamati da Gimli, assumono il ruolo di nani intenti a riconquistare le miniere di Moria, ormai devastate da anni di abbandono. I giocatori devono scavare, costruire e lottare per la loro sopravvivenza per ristabilire l’antico splendore di Moria.
Sviluppato da Free Range Games, il titolo si distingue come il primo gioco puramente di sopravvivenza ambientato nell’universo del celebre scrittore J.R.R. Tolkien; pubblicato per la prima volta il 24 ottobre 2023 solo su PS5, il titolo è ora disponibile per console di ultima generazione e per PC.
Il cuore pulsante del gioco è costituito dalle meccaniche di sopravvivenza e crafting: i giocatori devono gestire risorse limitate, costruire attrezzature e creare rifugi sicuri.
La maggior parte del gioco si svolge sotto terra, in un ambiente oscuro e ostile, e una delle caratteristiche distintive di LOTR: Return To Moria è proprio la possibilità di scavare nelle profondità della terra, cercando vene di ferro, oro e mithril, un metallo raro e potente. L’esplorazione delle miniere è anche una sfida continua, poiché i giocatori devono affrontare nemici agguerriti come orchi e goblin che pattugliano le caverne.
La componente survival è fatta di salute e resistenza, ma sono presenti anche dei malus ambientali che influiranno sul nostro avatar: gestirle è semplice, ma hanno il giusto impatto sul gameplay.
L’atmosfera del gioco è sicuramente uno degli aspetti più riusciti; le miniere di Moria, oscure e misteriose, sono splendidamente rese grazie a un comparto sonoro curato e a un’illuminazione che riflette il senso opprimente delle ombre. I giocatori devono spesso affidarsi alle torce per vedere il proprio cammino e, quando la notte cade anche nel sottosuolo, l’oscurità diventa ancora più soffocante. Il ciclo giorno-notte è una sorpresa in un’ambientazione sotterranea, ma influisce direttamente sulla difficoltà delle esplorazioni, poiché la notte attira nemici ancora più potenti. Anche il sound design gioca un ruolo importante: il rumore di pietre che si frantumano o il lontano ringhio di un troll sono dettagli che amplificano la tensione, rendendo ogni esplorazione un atto di coraggio.
Il sistema di combattimento è la vera nota dolente di LOTR: Return To Moria. Il sistema è intuitivo, ma la semplicità che lo caratterizza rasenta i limiti della banalità. Le animazioni dei colpi sono poco fluide e le hitbox poco precise; nonostante la varietà di armi, le combo sono piatte e sul lungo periodo il combattimento diventa monotono; questo elemento riveste un ruolo centrale nell’esperienza, in particolar modo considerata la frequenza degli incontri, eppure sembra essere stato trattato come una meccanica secondaria. Ciò che davvero lo rende unico è la sua intensità: gli scontri, soprattutto quando si è circondati da gruppi di nemici, possono essere estenuanti. I giocatori sono costretti a gestire la propria salute a suon di ascia e scudo, poiché le risorse a disposizione sono davvero limitate.
Un altro punto di forza di The Lord Of The Rings: Return To Moria è la meccanica della costruzione. I giocatori possono restaurare le antiche sale di Khazad-dûm, riparando le strutture pre-esistenti e creando nuove aree di rifugio e produzione. La gestione delle risorse è fondamentale: legno, pietra e metalli devono essere accuratamente raccolti e utilizzati per creare equipaggiamenti sempre più potenti, necessari per affrontare le sfide crescenti del gioco. Sebbene il gioco possa essere giocato in solitaria, l’esperienza coop è dove LOTR: Return To Moria brilla davvero. Giocare con gli amici aggiunge una nuova dimensione all’esplorazione e al combattimento, poiché i giocatori possono coordinarsi per affrontare le sfide più difficili. L’aspetto social del gioco è potenziato anche grazie a elementi tipicamente nanici come il cantare e il bere in compagnia.
The Lord Of The Rings: Return To Moria è un titolo che riesce a catturare l’essenza dell’universo di Tolkien, offrendo al contempo un’esperienza di gioco solida e avvincente. Le sue meccaniche di crafting, l’atmosfera opprimente e il multiplayer ne fanno una scelta perfetta per gli appassionati del genere e della saga. Nonostante piccole imperfezioni, come la carenza delle risorse, la gestione dell’inventario e il sistema di combattimento, il gioco riesce comunque a mantenere un alto livello di coinvolgimento. L’idea di un gioco in cui impersoniamo dei nani in miniera è originale, e se poi questi nani sono di Moria viene da chiedersi: come mai nessuno ci aveva pensato prima?