The Rising Of The Shield Hero – Stagione 2: la recensione

Com’è possibile che Naofumi, l’eroe diffidente e gurardingo della prima stagione, diventi improvvisamente fiducioso verso il prossimo? Un cambiamento che lascia perplessi.

 

 

 

La brillante prima stagione di The Rising Of The Shield Hero è iniziata un po’ in sordina, ma ha ingranato molto bene dal secondo episodio in poi, andando a delineare un protagonista ben caratterizzato e una trama avvincente. La storia si è poi conclusa con un epilogo che ha lasciato ottime aspettative per il prosieguo dell’opera.

La seconda stagione, che arriva dopo tre lunghi anni di lavorazione, riparte da dove si era fermata la precedente. La pandemia ha sicuramente influito sullo sviluppo dell’anime, portando alla drastica riduzione del numero di episodi; si passa infatti da 25 a soli 13. Le problematiche che evidenzia la seconda stagione di The Rising Of The Shield Hero però non si limitano solo al numero ridotto di episodi: ci sono criticità più o meno importanti in diversi settori dello sviluppo di questo arco narrativo.

Naofumi Iwatani, l’Eroe dello Scudo, si ritrova nuovamente a combattere per la salvezza del mondo in cui è stato evocato. Questa volta la minaccia arriva dalla Tartaruga Spirituale, una creatura leggendaria capace di scatenare distruzione su vasta scala. Incaricato di fermarla, Naofumi si allea con nuovi compagni e affronta un conflitto che si rivela più complesso del previsto. Tuttavia, la battaglia contro la Tartaruga è solo l’inizio: indizi raccolti durante la missione lo conducono a una verità più ampia sulle ondate di mostri, costringendolo a rimettere in discussione tutto ciò che sapeva sul suo ruolo e sul destino di questo mondo.

 

 

Con pochi episodi a disposizione, il ritmo narrativo inevitabilmente subisce un’accelerazione forzata, sacrificando la costruzione della tensione e lo sviluppo dei personaggi. La stagione parte con un ritmo serrato, introducendo subito una missione speciale volta a ritardare l’arrivo dell’ondata di mostri, la vera minaccia per cui i quattro eroi sono stati evocati in questo mondo. Questa scelta, tuttavia, penalizza l’approfondimento di alcune dinamiche.

Uno dei problemi più evidenti di The Rising Of The Shield Hero è il cambiamento repentino dell’iconica caratterizzazione del protagonista. Naofumi, che inizialmente si era distinto per il suo atteggiamento guardingo, diffidente e riottoso, che diventa improvvisamente troppo fiducioso arrivando persino a combattere fianco a fianco con persone appena conosciute. Questa incoerenza nella caratterizzazione si avverte per gran parte della stagione, anche se nel finale si assiste a un ritorno alla sua personalità originale, con un’evoluzione più coerente. Allo stesso tempo le compagne d’armi di Naofumi, Raphtalia e Filo, risentono anch’esse della frenesia narrativa e appaiono meno incisive rispetto alla prima stagione.

Un aspetto positivo, tuttavia, è l’introduzione di nuovi elementi che ampliano la portata della minaccia, suggerendo che dietro alle ondate di mostri si nasconda qualcosa di più grande e complesso. Piccoli indizi che contribuiscono a mantenere viva l’attenzione dello spettatore.

 

 

Anche dal punto di vista tecnico questa stagione non è esente da criticità, e sono probabilmente dovute alle difficoltà di produzione legate alla pandemia. Lo studio Kinema Citrus (Il Mio Matrimonio Felice, Made In Abyss) ha collaborato con DR Movie per la realizzazione dell’animazione: se il comparto in 2D mantiene uno standard accettabile, la CGI fa sorgere qualche dubbio. Alcune sequenze in computer grafica appaiono meno curate e poco fluide rispetto alla prima stagione; queste sbavature, anche se poche, risultano comunque evidenti e purtroppo incidono sull’esperienza visiva.

Nel complesso, questa seconda stagione non regge il confronto con la prima. Se da un lato introduce nuovi spunti narrativi e amplia l’orizzonte della storia, dall’altro soffre di un ritmo troppo narrativo accelerato, una gestione altalenante dei personaggi e una qualità tecnica non sempre all’altezza della precedente proposta.

Sul finale di stagione si può apprezzare un ritorno a una maggiore solidità narrativa, con un Naofumi che finalmente riacquista coerenza e mostra un’evoluzione più credibile. Resta da vedere se la terza stagione di The Rising Of The Shield Hero, già disponibile in Italia, e la quarta, in uscita a luglio 2025, riusciranno a recuperare il fascino della prima e a sviluppare in modo più equilibrato le trame lasciate in sospeso.

The Rising Of The Shield Hero – Stagione 2, 2022
Voto: 6
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