Transplan: la recensione

Un simpatico giochino per i nostri pomeriggi estivi: Transplan unisce con successo ingegno e grafica minimalista.

 

 

Estate, periodo di relax; e questo vale anche per i videogiochi. Transplan è uno di quei giochi che con una buona intuizione riescono a raggiungere bei risultati anche con una realizzazione tecnica semplice.
Sullo schermo, che rappresenta un foglio a quadretti, ci sono alcune forme geometriche che potremo far cadere o manipolare. L’obiettivo è quello di far cadere il blocco blu nell’uscita quadrata di colore azzurro. Per farlo dovremo sfruttare i principi della fisica, andando a rimuovere determinati pezzi, bloccarli o farli roteare.

 

 

La cosa è più complessa del previsto, ma anche divertente; vedere come i vari blocchetti reagiscono alle nostre azioni e notare come il loro comportamento sia assolutamente consistente con le nostre aspettative. Possiamo sfruttare la caduta libera, le spinte, effetti catapulta e tutto quello che ci passa per la testa per completare il livello.
Il gameplay è praticamente tutto qui, ma per lo scopo del gioco è sufficiente. Si tratta di un giochino casual, un buon riempitivo per brevi sessioni che comunque, andando avanti nel gioco, impegneranno non poco.

 

 

L’unica carenza di Transplan è la mancanza di un editor di livelli. Nonostante quelli inclusi nel gioco non siano pochi, sarebbe stato consigliabile permettere agli utenti di realizzare proprie creazioni e condividerle magari sul Workshop di Steam.

Nel suo contesto, Transplan fa bene il suo mestiere. Pagaronabile come stile a giochi magari più compessi come il buon vecchio The Incredibile Machine, Transplan è un buon riempitivo.

 

PRO:

  • Semplice ma stimolante
  • Stile di gioco innovativo

CONTRO:

  • Manca un editor di livelli

 

Transplan, 2015
Voto: 7
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