Trollhunters – Stagione 3: la recensione

I troll, il mercato dei troll, i cacciatori di troll, antiche storie di maghi, un presente da salvare, un futuro tutto da scoprire… ed un finale dai risvolti inaspettati.

 

Siamo alla conclusione di questo racconto suddiviso in tre stagioni. La prima stagione ha introdotto i personaggi, li ha fatti crescere e ci ha fatto affezionare alla creatura di Gullielmo del Toro. La seconda stagione ci ha spinto oltre, entrando del vivo delle macchinazioni, approfondendo una trama che fino a quel momento era stata piuttosto lineare; un paio di colpi di scena ben giocati hanno elevato il lavoro precedente e messo le basi per un buon finale di stagione. Questa terza serie ci porta direttamente verso l’agognato scontro finale tra le forze del bene e quelle del male; ma prima di arrivare alla conclusione, Gullielmo del Toro ci stupisce, tirando fuori dal cilindro quello che non ti aspetti.

I misteri nascosti nel passato sono la chiave per poter risolvere il problema del presente, ed è quindi naturale avviare una ricerca per scoprire come tutto è iniziato; il viaggio alla scoperta delle risposte, in se per se non ha molto di diverso da tante altre storie che sono già state raccontate, ma è la risposta stessa che ha del geniale. Tanto è sorprendente la scoperta della verità, tanto diviene abbastanza scontata la rivelazione delle origini del male che si nasconde dietro al troll oscuro “Ganmar”.

 

 

Sapevamo sin dalla prima stagione che prima o poi sarebbe accaduto, ma scomodare personaggi d’epiche leggende come Merlino, al fine di preparare una conclusione con il botto mi aveva spaventato; il rischio di scontentare gli spettatori proponendo figure molto conosciute e riproposte in ogni modo possibile, avrebbe potuto essere un boomerang negativo, invece le cose sono andate abbastanza bene. Il “Merlino”, raccontato dal Gullielmo del Toro, sembra assomigliare molto a quello della Spada nella Roccia targato Disney; di differenze ce ne sono, ma sia la fisionomia del volto sia alcuni tratti caratteriali risultano decisamente molto familiari.

Arcadia è quindi destinata ad essere il centro dello scontro finale con Jim, i cacciatore di troll, i troll del mercato ed altri strampalati aiuti schierati da una parte e la malefica forza dei troll oscuri dall’altra. Vi lascio con la curiosità di andarvi a vedere come realmente andranno a compiersi le gesta epiche e il seguente finale della storia, ma posso dirvi che vi lascerà in bocca uno strano sapere agrodolce.

Quindi questa è la fine della storia? Pare proprio di no! Gullielmo del Toro ha riscosso talmente tanto successo con la prima serie, vincendo svariati premi, che si è spinto oltre; in origine, le storie da raccontare dovevano essere tre, ma l’incertezza di come il pubblico avrevbbe reagito a Trollhunters aveva spinto Gullielmo a pianificare una storia sola. Tutto questo è cambiato dopo il successo ottenuto, e si è ripreso il progetto originale. Dopo la terza stagione di Trollhunters potremmo assistere a 3 Below, uscito in autunno del 2018 con il titolo italiano di 3 in mezzo a noi, e Wizards in uscita nel 2019. Tre storie molto diverse che hanno in comune la città d’Arcadia.

Trollhunters – Stagione 3, 2018
Voto: 7
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