Unusual Findings: la recensione

Un titolo chiaramente indicato per gli amanti delle avventure grafiche: Unusual Findings riesce a divertire e a inserire tanti riferimenti degli anni ’80.

 

 

Sarà per il fatto che chi ha vissuto la sua adolescenza negli anni ’80 oggi è dietro le “leve del potere” dell’industria dell’intrattenimento, ma è evidente come negli ultimi anni ci sia una corsa a rispolverare e magnificare un momento storico oggettivamente particolare, che ha segnato l’inizio della rivoluzione digitale e l’esplosione dei giochi di ruolo, dei videogiochi e dei film horror di pessimo livello.

 

 

Tutti coloro che hanno subito il fascino di una serie fanta-horror di qualità come Stranger Things (che però sta tirando un po’ per le lunghe il finale), troveranno in Unusual Findings un videogioco piacevole e ben strutturato.
Le affinità con la serie TV sono evidenti, a partire dal terzetto di amici che rappresentano il perno del gioco passando per la trama, che unisce una trama fantascientifica all’ambientazione degli anni ’80, visti con l’occhio di chi quel periodo l’ha vissuto.

 

 

Il risultato conseguito da Epic Llama Games nel ricreare un ambiente di gioco credibile è ottimo; si percepisce costantemente l’atmosfera tipica di quel momento storico senza sfociare mai in eccessi o ridondanze. La presenza di oggetti iconici dell’epoca, di videogiochi, di automobili, di locandine e di gruppi sociali facilmente riconoscibili sono tutti elementi perfettamente inseriti come contorno di una storia che può ricordare a grandi linee le avventure classiche e magistrali della Lucasfilm (Maniac Mansion e Day Of The Tentacle su tutte).

Unusual Findings non mira a spodestare dal trono questi mostri sacri, ma riesce molto bene nel riportare sugli schermi quel tipo di gioco e quelle atmosfere scanzonate. L’aspetto grafico è ovviamente un elemento chiave in questo contesto, e grazie all’approccio pixellato a 8-16bit nuovamente in voga in questi anni (e non è un male) ci catapulta immediatamente in un universo di quarant’anni fa.
La definizione è più che buona, e tutti gli elementi sullo schermo sono chiaramente riconoscibili oltre che essere dotati, quando necessario, di animazioni adeguate.

 

 

Il tasso di sfida che Unusual Findings propone ai giocatori è adattato agli standard odierni: pur mantenendo un approccio classico, non c’è nulla che richieda di farci esplodere il cervello; anche se sono presenti alcuni enigmi più ostici, per risolvere i quali andremo necessariamente per tentativi, quasi in ogni occasione avremo chiaro cosa dobbiamo fare per proseguire nel gioco. Intuire le azioni per arrivare al nostro obiettivo è però quasi sempre complicato, richiedendoci di interagire con persone ed oggetti in locazioni diverse e concatenate. È questa la vera (e giusta) difficoltà di Unusual Findings, che in questo modo incarna alla perfezione lo spirito delle avventure grafiche.
Per evitare la fastidiosa “caccia all’oggetto” tipica di molte avventure grafiche, Unusual Findings presenta poi un sistema molto comodo per evidenziare tutte le zone con cui è possibile interagire; la cosa non rende più facile o meno avvincente il gioco, perchè starà a noi capire se quell’elemento sia funzionale alla risoluzione dell’enigma o sia solo un elemento arricchente o volutamente di disturbo.

 

 

La trama del gioco è sicuramente valida, anche se sembra pescare un po’ troppo dal già citato Stranger Things e, pur inserendo alcuni elementi originali e rimanendo sempre piacevole e apprezzabile, pecca sicuramente di una complessiva mancanza di originalità. Al tempo stesso fa piacere vedere come i giochi cominicino a riproporre una naturalità che ha fatto la storia delle gag comiche, e che non debbano necessariamente stare attenti al politicamente corretto. Finalmente!
Piuttosto si poteva fare meglio per quanto riguarda i dialoghi, che possono partire solo quando i nostri protagonisti sono in specifiche posizioni; quindi c’è un ritardo inutile e fastidioso quando vogliamo parlare con qualcuno (o qualcosa) e ci troviamo nelle vicinanze ma non nel punto esatto previsto dal gioco. In questi casi Unusual Findings sposta i nostri tre amici, a volte uno per uno, fino a che la posizione non sia corretta: un’inutile perdita di tempo. I dialoghi stessi, specialmente nella prima parte del gioco, non sempre sono efficaci; e se è vero che è presente un doppiaggio completo, talvolta le voci sono adatte ai personaggi. Anche qui, la parte del gioco che ne risente maggiormente è la prima.

 

 

Altro aspetto che non convince del tutto è l’interfaccia. Il gioco è controllabile con il solo pulsante sinistro del mouse, che quando si clicca su un elemento interagibile apre un’interfaccia a tre opzioni (guarda, interagisci, parla); di per sé una scelta condivisibile, che snellisce il gameplay rispetto ai vecchi parser, ormai in disuso da trent’anni; resta da capire perchè non associare il movimento al tasto sinistro e le interazioni al tasto destro, cosa che sarebbe risultata sicuramente più intuitiva. Il risultato è che avremo scomode interruzioni derivate dalla pressione istintiva del tasto sinistro del mouse che bloccherà l’azione prevista.

Dal punto di vista tecnico, l’unica ma fastidiosa nota che pesa su Unusual Findings è che sui computer dotati di più schermi non è in grado di bloccare il puntatore del mouse all’interno della schermata di gioco, nemmeno quando la modalità Fullscreen sia selezionata. Questo comporta una frequente interruzione della sessione di gioco, visto che spesso usciremo col mouse andando a cliccare il desktop o le applicazioni presenti sul secondo monitor senza nemmeno rendercene conto.

 

 

Unusual Findings è tutto sommato un buon gioco, che riprende fedelmente le caratteristiche classiche delle avventure grafiche e propone una storia piacevole con un gameplay che scorre via fluido. La dozzina di ore necessarie per completarlo non vedono mai momenti di frustrazione (semmai di difficoltà), e si può convivere con le asperità tecniche del gioco considerando che si tratta di una produzione indie.
Pur non essendo un capolavoro, Unusual Findings è sicuramente un avventura gradevole da giocare, con quel quid in più per chi gli anni ’80 li abbia vissuti in prima persona.

 

Unusal Findings, 2022
Voto: 7.5
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