L’affascinante storia dei vichinghi e dell’Inghilterra di mille anni fa viene affrontata con una trama matura, massacri senza censure e tutto lo spirito del nord!
In Inghilterra esistono le storie, quelle imbellettate e cavalleresche, di Artù e dei cavalieri della tavola rotonda, ma esistono anche le storie davvero crude e cruente come quelle di Vinland Saga. I vichinghi, popolo fiero e combattivo, nato e cresciuto in terre ostiche e quasi sempre coperte di ghiaccio, sono i protagonisti di quest’opera che prova a rimanere più ancorata possibile alla realtà del tempo.
Cos’ha Vinland Saga rispetto ad altri lavori sui vichinghi? La storia matura e ben scritta e la buona caratterizzazione dei personaggi, inventati o storici, che regalano a Vinland Saga una marcia in più. Aggiungiamoci anche la cruda brutalità dei massacri, riproposta senza censure, che descrive perfettamente lo spirito vichingo e soprattutto l’andamento delle reali battaglie di quel periodo. Se vi è piaciuto Il 13° Guerriero allora questo prodotto, tratto dall’omonimo manga di Makoto Yukimura, fa decisamente per voi.
È appena passato l’anno 1000 dC, il nord dell’Europa è in fermento ed inglesi, danesi e vichinghi muovono i propri eserciti per contendersi le lande dell’isola anglosassone. Così il sovrano danese convoca i suoi vassalli compreso Thors, poderoso guerriero e padre del nostro giovane protagonista Thorfinn, che si era ritirato dai campi di battaglia.
Thors era considerato il migliore tra i guerrieri di Jomsborg e molti non hanno preso bene il suo ritorno, così la nave vichinga viene attirata in trappola da dei pirati assoldati appositamente per eliminare lo scomodo personaggio. Askeladd, il comandante dei pirati vichinghi, è un ottimo stratega ed analizza velocemente la situazione prendendo in ostaggio Thorfinn e costringendo Thors alla sconfitta.
Il giovane ragazzo giura vendetta e riesce ad imbarcarsi di nascosto sulla nave dei pirati. Inizia così uno strano rituale tra Thorfinn e Askeladd: il primo vuole assolutamente un combattimento onorevole per vendicare il padre, il secondo promette al ragazzino una lotta equa solo al raggiungimento di determinati obiettivi. Passano gli anni, si susseguono gli incontri, Thorfinn cresce e diventa decisamente forte, tanto da diventare un arma utilissima nelle mani di questa banda di pirati, ma Askeladd è uno stratega nato e sfrutta tutte le debolezze caratteriali del ragazzo per batterlo sempre.
In un batter d’occhio passano undici anni, il ragazzo è cresciuto sui campi di battaglia diventando spietato e senza scrupoli. La guerra incombe e finalmente si entra nel dettaglio degli eventi storici che hanno caratterizzato quell’epoca. Da questo momento l’autore fonde sapientemente storia e fantasia per rendere decisamente realistico il racconto.
Come potete immaginare il ritmo narrativo cambia a seconda dei momenti, accelerando durante le battaglie e rallentando nei momenti di stanca tra un combattimento e l’altro. Il nostro protagonista Thorfinn dovrebbe brillare tra gli altri, ma la testardaggine e l’ottusità che dimostra durante la prima stagione lo rendono il personaggio meno interessante tra quelli presentati fino ad ora; chi invece si innalza su tutti è sicuramente il grande stratega e capo dei pirati vichinghi Askeladd. Molti sono i personaggi immaginari o storici che appaiono, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità; tra tutti vi segnalo l’immenso guerriero Thorkell e il principe Canuto.
Disegni e animazione sono stati affidati allo Wit Studio, una garanzia nel settore, anche se ogni tanto i volti di alcuni personaggi impegnati in battaglia possono risultare eccessivamente deformati. Nel complesso il prodotto è decisamente gradevole e se vi piace il connubio tra ambientazioni storiche e massacri, allora vi consiglio di affrettarvi a vedere la prima stagione di questo prodotto, visto che la seconda è stata annunciata, sempre su Netflix, per l’inizio del 2023.