Vita Da Slime – Stagione 2: la recensione

Una stagione che cambia ritmo narrativo quattro volte, creando anche un po’ di difficoltà allo spettatore; sarà riuscita a superare i problemi rilevati in precedenza?

 

 

Ventiquattro episodi rilasciati in due tronconi da dodici, come moda dell’ultimo periodo comanda, compongono la seconda stagione di quest’anime in stile fantasy che vede protagonista uno Slime, ovvero un mostro tra i più deboli mai partoriti dalla mente umana. La prima stagione era partita piuttosto bene con un ritmo interessante, una trama con buone potenzialità, ma con qualcosa da rivedere principalmente nella gestione dei personaggi secondari. Questa seconda stagione, che ricomincia dove la prima si era interrotta, non riesce a mantenere il buon ritmo mostrato in precedenza e si limita ad andare a strappi forzati dividendo quasi il racconto in quattro parti.

Nella prima parte della stagione il nostro protagonista Rimuru sembra accantonare la neonata città di Tempest, i suoi amici e tutti coloro che contano su di lui, per dedicarsi ad un gruppo di ragazzini umani che sono stati evocati come lui in questo mondo. Questo passaggio ha sicuramente un senso per la storia a venire, ma sembra scollato ed anche particolarmente lento rispetto agli eventi narrati fino ad ora. Quel che purtroppo penalizza maggiormente questo passaggio è la quasi totale assenza di personaggi interessanti; indubbiamente i bambini si evolveranno in qualcosa di meglio, ma per il momento la loro personalità è piuttosto banale e questo ovviamente non basta a conquistare l’attenzione dello spettatore.

 

 

Conclusa questa prima parentesi, finalmente la serie riparte di slancio e lo fa con un bel conflitto; il ritmo narrativo però non sembra mai tornare ai livelli della prima stagione, pur aumentando notevolmente rispetto a prima. Purtroppo anche le trovate divertenti vengono limitate nel tempo per dare spazio a momenti un po’ più seri e drammatici. Gli scontri a cui assistiamo sono particolarmente cruenti e portano ad un’evoluzione abbastanza prevedibile, per non dire piuttosto scontata, verso atmosfere più cupe. A prima vista questo cambiamento ricorda quello che abbiamo potuto apprezzare in Overlord, ma i presupposti delle due serie sono distanti tra loro tanto che in Vita Da Slime il passaggio più “dark” non sembra funzionare al meglio.

“Le battaglia fanno crescere”: è una cosa abbastanza risaputa nel mondo dell’animazione giapponese e quindi non c’è da stupirsi se il nostro Rimuru e tutta la sua cricca salgono improvvisamente verso un livello di potere decisamente più alto. “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”: questo imprescindibile dogma colpisce malamente la serie e impatta fastidiosamente sul ritmo e sulla narrazione degli eventi che seguono lo scontro di metà stagione. Lo spettatore casca improvvisamente in una lunga parentesi composta da chiacchiere, spiegazioni e pianificazioni che abbassano nuovamente il ritmo della narrazione.

Come detto anche nella recensione della prima stagione, il nostro protagonista ha preso molto spazio per sé ed ha relegato i personaggi secondari a mere apparizioni senza particolari approfondimenti. Ora che vi è stato un aumento considerevole delle forze in campo, tutti i personaggi secondari sono parzialmente cambiati e devono essere riscoperti. In questo senso la lunga parentesi fatta di chiacchiere e pianificazioni ha aiutato a presentare nuovi personaggi ed ha messo in evidenza nuove sfaccettature di quelli noti.

 

 

L’andamento sinusoidale della serie cambia nuovamente ritmo per rituffarci in un finale di stagione più concitato e dinamico. Finalmente Rimuru è costretto a lasciare spazio ai suoi subordinati che hanno così l’occasione per mettere in mostra i nuovi poteri e le nuove abilità ricevute in precedenza. La visibilità così ottenuta è sufficiente per scoprire al meglio tutti i personaggi in questione? Purtroppo no: anche in questo caso pochi hanno davvero l’occasione di brillare, mentre la moltitudine ottiene qualche secondo di notorietà e poco altro. Così tutto scorre velocemente verso un finale di stagione in cui il nostro protagonista torna prepotentemente al centro della scena e ruba nuovamente tutte le luci della ribalta per sé.

Grafica ed animazione sono rimaste sullo stesso livello della precedente stagione di Vita Da Slime, tanto quanto le musiche di accompagnamento. In conclusione è stato un po’ stancante seguire questa stagione così altalenante e discontinua. Le probabili implicazioni future, che sono state piantate con i primi episodi, non sono germogliate, così come sono venute meno le belle promesse fatte nella precedente stagione. Insomma non c’è particolare coerenza in alcuni passaggi e questo purtroppo non rema a favore di una storia che adesso si è fatta ingarbugliata ed aperta su troppi fronti contemporaneamente. La terza stagione è alle porte ed in uscita giapponese entro il 2024, quindi non resta che attendere i nuovi sviluppi.

 

Vita Da Slime – Stagione 2, 2023
Voto: 6
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