Semplice da giocare e bello da vedere, Wings Of Glory vi porta nei roventi cieli della Seconda Guerra Mondiale!
Quando si parla di giochi da tavolo di guerra è quasi automatico pensare a dei lunghi e complicati strategici, dove accurati ragionamenti e articolati spostamenti di truppe sono indispensabili per assicurarsi la vittoria finale. Wings Of Glory, invece, ci offre la possibilità di sfidare i nostri amici in avvincenti battaglie aeree, ambientazione Seconda Guerra Mondiale, con un sistema di gioco semplice, immediato e fluido. Se poi avete anche un po’ di piacere per il puro collezionismo, gli splendidi modellini degli aerei sono la vera e propria ciliegina sulla torta.
Il gioco è alla seconda edizione (la prima si chiamava Wings Of War, poi rinominata per questioni di diritti sul nome) e contiene 4 aerei, con relative basette e mazzi manovra, più una serie di segnalini per i danni, le velocità e altre variabili che possono essere via via inserite nelle partite.
La preparazione è veloce, non c’è tabellone e basta distribuire aerei, mazzi e qualche segnalino ai vari giocatori e si è pronti per iniziare.
Lo svolgimento del turno è molto semplice:
– Scelta delle manovre: i giocatori scelgono segretamente la carta con la manovra che vogliono effettuare.
– Movimento: tutti i giocatori scoprono le manovre che hanno scelto e le eseguono.
– Fuoco: se dopo i movimenti ci sono aerei che rientrano nel raggio di fuoco degli avversari, chi è colpito pesca un certo numero di segnalini danno (in base alla potenza di fuoco di chi spara) e tiene per se l’ammontare dei danni subiti, senza rivelarlo agli altri.
Quindi si ricomincia con una nuova fase di scelta delle manovre; appena un aereo ha subito un ammontare di danni uguale o superiore al suo punteggio di resistenza, è abbattuto. Insomma, pochi passaggi e il combattimento è servito.
E’ solo doveroso spiegare velocemente come si usano le carte manovra.
La basetta di ogni aereo, oltre al punteggio di resistenza, alla potenza e al cono di fuoco, riporta una tacca sulla parte anteriore e una freccia su quella posteriore. Una volta scelta la manovra, si pone la carta di fronte alla base, facendo combaciare l’inizio della freccia con la tacca, poi, tenendo ferma la carta, si sposta l’aereo alla fine della freccia sovrapponendo la punta della freccia impressa sulla basetta con quella della carta. Manovra eseguita.
Sulle carte ci sono due frecce, una per le manovre veloci e una per quelle più lente, ma questa è una delle regole opzionali che si possono aggiungere, così come i danni speciali e, quando diventerete più esperti, il carburante, l’altitudine e le abilità dei piloti, per rendere il gioco ancora più vario.
Il regolamento è diviso in tre livelli: regole base, regole standard e regole avanzate. Per la mia esperienza, il regolamento standard è quello ottimale.
Wings Of Glory ha però alcuni difetti che, anche se rimediabili, sono comunque da segnalare. Intanto i 4 modelli di aerei del set base secondo me sono un po’ pochi. L’ideale sarebbe 6, ma se ne possono acquistare altri separatamente, anche se i prezzi non sono contenutissimi… Poi questa versione nuova ha degli aerei decisamente meno affascinanti rispetto a quella vecchia. In Wings Of War trovavamo gli splendidi modelli classici della Seconda Guerra Mondiale: Messerschmitt, Spitfire, Zero e Wildcat, mentre quelli del nuovo Wings Of Glory sono abbastanza sconosciuti; consiglio quindi di cercare la vecchia edizione se possibile, anche se è un’impresa davvero ardua.
Altri due difetti risiedono nel gioco in sé. Gli aerei non sono equilibrati. Le leggere differenze nelle manovre sono davvero trascurabili ma alcuni hanno una maggior potenza di fuoco rispetto ad altri. E’ una cosa che si nota subito, ma ho avuto conferma anche dai creatori del gioco, che hanno preferito rispettare le differenze storiche a scapito dell’equilibrio di gioco. Finché gli autori non forniranno un sistema di livellamento, la soluzione migliore è equiparare i danni di tutti gli aerei, livellandoli come si ritiene opportuno.
Infine, quello che non è un vero e proprio difetto, ma una caratteristica del gioco che ad alcuni (tipo me) può risultare un po’ indigesta: Wings Of Glory è un gioco a eliminazione. Questo vuol dire che in una partita tipo, di un’ora e mezza o due ore, i giocatori che vengono abbattuti per primi saranno eliminati e dovranno restare a fare gli spettatori per tutto il resto della partita. Anche a questo c’è rimedio; e’ sufficiente impostare la vittoria ai punti. Esempio: se si gioca in 6, cioè 3 contro 3, vince la squadra che abbatte per prima i 3 aerei avversari. Al posto di eliminare i giocatori abbattuti, gli si fa saltare un turno e poi rientrare con lo stesso aereo a piena forza. La squadra che lo ha abbattuto segna un punto e quella delle due che per prima totalizza 3 punti (ovvero pari al numero di aerei avversari) vince la partita.
I difetti di Wings Of Glory sono quindi facilmente aggirabili e il gioco si impara in fretta e si gioca e rigioca molto semplicemente. Con l’acquisto già di un paio di aerei in più è possibile mettere su dei bei duelli e sono previsti anche degli scenari con obiettivi specifici se si vuole provare qualcosa di diverso dal semplice abbattimento totale degli avversari.
Se vi piace il genere e vi affascina l’ambientazione (c’è anche la versione Prima Guerra Mondiale) Wings Of Glory è da non perdere.