Illuminados por el Fuego – Blessed by Fire: la recensione

Poco si e’ detto della brutalita’ e dei traumi sofferti dai ragazzi argentini durante la guerra delle Falkland.

 

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Una guerra strana, quella delle Falkland: combattuta su pezzi di roccia isolati nel mare, davanti alle coste argentine, utilizzate come pretesto dalla dittatura militare di Videla per rimarcare la grandezza del paese, e da Margaret Thatcher per riaffermare la supremazia del Regno Unito nel contesto politico internazionale, in piena guerra fredda. Un guerra inutile, che e’ costata fin troppe vite e mezzi militari, tenendo conto della assoluta mancanza di importanza strategia od economica di queste isolette poste al limitare meridionale del continente americano (solo recentemente sono stati effettuati rilevamenti che avrebbero scoperto un ricco giacimento petrolifero).

Blessed by Fire (Illuminados Por el Fuego) cerca, con un buon risultato, di catturare l’aspetto umano dei soldati di leva coscritti e portati a combattere una guerra persa in partenza, tenuti in linea fra gli stenti e le punizioni esemplari, ben consci di non poter ricevere adeguato supporto per materiali, rifornimenti e rinforzi, e di essere destinati alla sconfitta. Ma quello a cui non sono preparati sono gli orrori ed i traumi dovuti da questi scontri, terribili e crudi, che marchieranno a vita le loro anime.

 

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Il cast non e’ di prim’ordine, ma svolge il suo compito con bravura e porta a casa il risultato. Tutto si incentra su Gaston Pauls, e sui suoi commilitoni ed amici Paolo Ribba, Cesar Albarracin e Hugo Carrizo, oltre che su Virginia Innocenti. Senza far gridare al miracolo, sono in grado di tenere il film piu’ che degnamente, risultando sempre credibili, reali e soprattutto vicini a noi.

 

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La regia di Tristan Bauer, che non ricordiamo per altre produzioni di rilievo, e’ secca, minimalista, diretta. Non ci sono forzature, o sottolineature plateali. I vari drammi sono mostrati senza retorica, con un solo tono di sottofondo di odio nei confronti della dittatura, per motivi concreti e mai per una ragione politica.
Buona la fotografia, che utilizzando toni cupi e smorti trasmette un senso di disagio e di abbandono. Pur senza eccellere in trovate geniali o in usi ampi di effetti speciali, con la sua semplicita’ riesce a rendere credibili anche i momenti piu’ concitati e particolari.
D’effetto le poche musiche presenti nel film. Nel loro utilizzo viene fuori la natura documentaristica di Tristan Bauer, votato piu’ al realismo e al contesto storico che alla perfezione.

Blessed by Fire e’ un film che merita assolutamente di essere visto, anche se non e’ stato doppiato in italiano e risulta piuttosto difficile reperirlo (io sono riuscito a mettere le mani su una versione in lingua originale sottotitolata in francese…). Lo sforzo di cercarlo sara’ comunque ampiamente ripagato.

 

Illuminados por el Fuego – Blessed by Fire, 2005
Voto: 7.5
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