Il Dottor Stranamore: la recensione

Rivedere oggi uno dei film più iconici degli anni ’60 ci restituisce una pellicola in grado di resistere al tempo passato grazie alla sua ironia.

 

 

Il Dottor Stranamore – Ovvero Come Ho Imparato A Non Preoccuparmi E Ad Amare La Bomba è uno dei migliori film di Stanley Kubrick. Il regista statunitense, in questa fase centrale della sua carriera punta allo stupore al surreale ed al grottesco, e Il Dottor Stranamore inizia una trilogia che proseguirà con 2001: Odissea Nello Spazio e con Arancia Meccanica. Proprio perchè si tratta di un cambio di passo (il film precedente era Lolita), in Il Dottor Stranamore Kubrick ancora non spinge sull’acceleratore, ma inserisce gradualmente degli elementi che poi ritroveremo nelle pellicole successive.

In Il Dottor Stranamore si ipotizza l’autonoma decisione di un comandante di uno squadrone di bombardieri nucleari americani attaccare l’URSS, sperando in un appoggio del governo centrale messo di fronte al fatto compiuto. Quello che potrebbe sembrare un film drammatico è in realtà una divertente commedia che mette in ridicolo tutto ciò che è legato alla guerra, alla strategia ed all’alta diplomazia. Non si risparmia praticamente nulla: ogni personaggio è costruito ad arte per farlo diventare una macchietta, uno strumento perfettamente plasmato per rendere ridicola l’intera storia.

 

 

Il film non è però di per sé antimilitarista o ideologico; e questo è il suo grande punto di forza. Kubrick è bravissimo a toccare le corde esposte del sistema per evidenziarne i punti deboli e costruirci sopra una storia sicuramente non credibile ma assolutamente divertente e che, nel suo universo, sta benissimo in piedi.

Il cast non è numeroso e si avvale tutto sommato di attori all’epoca ancora non famosissimi; si parte dall’eccellente Peter Sellers, agli esordi della sua comunque già affermata carriera (Lolita, la serie de La Pantera Rosa, Hollywood Party, Invito A Cena Con Delitto, Il Prigioniero Di Zenda, Il Diabolico Complotto Del Dottor Fu Manchu) e che interpreta tre personaggi differenti, esponenzialmente dirompenti e due dei quali in grado di indirizzare il tono del film grazie alla loro semplice presenza. Specialmente il personaggio del dottor Stranamore è irresistibile, folle e assolutamente geniale.

 

 

In ruoli più o meno sullo stesso piano di Peter Sellers troviamo George Campbell Scott (Lo Spaccone, La Bibbia, Patton Generale D’Acciaio, Hindemburg, Taps – Squilli Di Rivolta, Fenomeni Paranormali Incontrollabili), Sterling Hayden (Giungla D’Asfalto, Johnny Guitar, Alamo, Il Padrino, Novecento), Sam Pickens (numerose particine in film western, Mezzogiorno E Mezzo Di Fuoco), Peter Bull e un giovanissimo James Earl Jones (Conan Il Barbaro, Soul Man, Il Principe Cerca Moglie, L’Uomo Dei Sogni, Caccia A Ottobre Rosso, I Signori Della Truffa, La Seconda Guerra Civile Americana).

Dal punto di vista della fotografia, Stanley Kubrick utilizza il bianco e nero, quasi ad enfatizzare il contrasto tra il grottesco e la solennità del girato con uno stile classico, compassato ma non ingessato, utilizzando poi sequenze sincopate e claustrofobiche (principalmente quelle a bordo del bombardiere). Sono poi presenti brevi sequenze che sembrano prese pari pari dai filmati in presa diretta girati in zone di guerra, durante i combattimenti dell’epoca; il risultato complessivo è molto buono, pur non essendo questo l’aspetto per cui Il Dottor Stranamore è passato alla storia.

 

 

Con una trama solida, un’esecuzione che fa del grottesco il suo mantra e una sequenza di eventi che si susseguono in modo non sempre prevedibile, Il Dottor Stranamore è uno dei migliori film di sempre; la sua ironia e e lo sbeffeggiare la guerra, gli apparati militari ed i vertici politici delle superpotenze, è sottile e rumorosa allo stesso tempo. Inoltre ci ricorda come, in epoca atomica, siamo stati (e siamo tuttora) appesi ad un filo molto sottile, e che se siamo arrivati fino ad oggi è forse un miracolo (si prenda l’esempio della crisi dei missili di Cuba, trattata molto bene in Thirteen Days).

Stanley Kubrick, che ricordiamo anche per Shining e Eyes Wide Shut, realizzerà vent’anni dopo un’altro film sulla guerra, quel Full Metal Jacket di cui parlammo non troppo tempo fa e che, nonostante alcuni suoi importanti difetti, merita sicuramente di esser visto.

 

Il Dottor Stranamore – Ovvero Come Ho Imparato A Non Preoccuparmi E Ad Amare La Bomba, 1964
Voto: 9
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