Quando si prova a fare il verso alle produzioni straniere non si può che fallire; e Stay Close non sfugge a questa regola non scritta.
Categoria: Serie TV: Recensioni
La Barriera: la recensione
Ecco l’ennesima serie-schifezza proposta da Netflix: una soap opera spacciata per fantascienza ospitata su una piattaforma sempre meno capace di fornire prodotti di qualità.
Carnival Row – Stagione 1: la recensione
Nelle città ci sono più le lucciole, ma abbondano sullo schermo; e vengono sessualmente sfruttate dall’uomo cattivo.
Ted Lasso – Stagione 2: la recensione
Dopo una prima stagione straordinaria è davvero molto difficile riuscire a ripetersi mantenendo lo stesso livello; Ted ed i ragazzi del Richmond ci saranno riusciti?
The Mandalorian – Stagione 3: la recensione
La terza stagione apre nuove linee narrative che coinvolgono tutti i sopravvissuti alla purga di Mandalor, accantonando il rapporto tra i due protagonisti; ma perché?
L’Alluvione: la recensione
Romanzando sulla storia e usando nomi fittizi, L’Alluvione racconta i nefasti eventi che colpirono Breslavia nel 1997.
I Giocattoli Della Nostra Infanzia: la recensione
La nostalgia paga e Netflix lo sa; ma scavare nei ricordi più belli dell’infanzia è una furbata che in questo caso accettiamo volentieri.
Lost Ollie: la recensione
Ci sono poesie nere e intense come una penna che sanguina inchiostro. E ci sono serie che le riescono a decantare in un modo nuovo.
To The Lake – Stagione 1: la recensione
Sceneggiatura superficiale, recitazione approssimativa, doppiaggio insopportabile; c’è qualche motivo valido per vedere la recente serie russa sul solito virus impazzito?
La Vita Bugiarda Degli Adulti: la recensione
Partirono per suonare e furono suonati… ovvero, come cercare di creare un prodotto “alto” e finire col pubblicare una trashata epica.
The Playlist: la recensione
La musica è cambiata. Gli artisti non sono più sfruttati dai discografici ma dagli svedesi di Spotify e qua si racconta come ci sono riusciti!
The End Of The Fucking World: la recensione
Grazie al suo taglio crudo ed atipico, The End Of The Fucking World si afferma come una delle migliori serie televisive degli ultimi anni.