Siccome siamo bizzarri e buffi anzichenò, abbiamo deciso che la puntata numero 30 doveva essere un pò tendaggio da finestra, un pò casello autostradale. E così è stato; se ne è reso conto anche il mio vicino di casa che l’indomani mi ha apostrofato con tenere parole d’amore.
In una serata che si è dimostrata ricca d’impegno, di sudore e di rigor mortis, facciamo conoscenza con una new entry, che gagliardeggia fin dai primi minuti; ritroviamo il Dodavide e la sua omosessualità latente (poi non si dica che ce l’abbiamo coi ghei e coi napoletani); la sapienza intellettuale del Luca Morazzano, l’incompetenza totale di Andrea ma soprattutto l’onnipresenza di Fabrizio Onori.
Puntata vivamente sconsigliata alle ostetriche e a Giovanni Paris di Nuoro.
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