L’editoriale di Febbraio 2018


L’editoriale di questo mese esce decisamente in ritardo; non per pigrizia ma per la tanta carne al fuoco.

 

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Scrivere editoriali mensili non e’ facile; ci si dimentica di accadimenti e situazioni e poi quando si e’ davanti alla tastiera non si sa che scrivere. Fatto sta che siamo quasi a meta’ Febbraio ed ho bucato la data di consegna; vergogna, tremenda vergogna.
Eppure per la Tana stiamo facendo tanto: siamo produttivi come non lo siamo mai stati pubblicando quasi un articolo al giorno (escludendo i weekend: fateci riposare dannazione!) e, lontano dai vostri occhi, stiamo preparando un cambiamento grafico che vuole far tornare la Tana a quel bell’aspetto nero e verde di una volta. Vediamo cosa ne esce fuori.

Tornando alle cose serie, e’ iniziata la campagna elettorale, a base di cazzate, nefandezze e scandalucci. Abbiamo i 5 Stelle alle prese coi loro impiccetti di persone con gli scheletri nell’armadio; e loro sono oggettivamente quelli piu’ puliti. Berlusconi parla di nuovi condoni edilizi e insiste a trovare modi per comprare voti; ma qui il meglio lo da il PD di Renzi, che dopo aver imposto il canone in bolletta elettrica ora lo vuole togliere, vuole innalzare i famosi 80 euro di regalia a 240 (non si sa bene come, a chi, e da dove li tiri fuori), e continuando a nascondere le malefatte dei suoi servetti critica prima una legge elettorale che rendera’ ingovernabile l’Italia (ma non l’avevi proposta tu?) e candida poi la Boschi ed altre figure di spicco altamente compromesse e traballanti in feudi piu’ o meno sicuri (ma penso che coi risultati del 4 Marzo ci sara’ comunque parecchio da ridere).

Duole poi constatare che in Italia non c’e’ proprio margine per pensieri indipendenti, per distacchi dalle ideologie o per un dialogo partendo da posizioni contrapposte. Quello che e’ successo dopo i fatti di Macerata e’ incredibile: tv, giornali e social a dare addosso ai fascisti e nessuno che parla dell’efferato omicidio di una ragazza fatta a pezzi e fatta sparire; il tutto mentre le manifestazioni “democratiche ed antifasciste” attaccano la forze dell’ordine nel silenzio e con la complicita’ delle fonti d’informazione. E’ veramente un mondo sottosopra il nostro, dove contano di piu’ le ideologie ed il pensiero avulso dal contesto che il fatto concreto e la realta’ quotidiana.

E poi, neanche cinque giorni dopo, tutti a parlare di Sanremo come se niente fosse. Secondo me, siete morti dentro.

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