L’editoriale di Giugno 2018


La vita e’ fatta di periodi, di cicli, di alti e bassi. Sta a noi restare a testa alta e tenere duro.

 

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Da quando ho ripreso la sana abitudine di rifare il punto della situazione, ho mantenuto un certo distacco sulle cose personali di noi della Tana, anche perche’ rispetto a tanti anni fa il mondo di internet e’ cambiato ed e’ fin troppo facile che qualcuno possa usare per i propri scopi queste “chiacchierate”; ma questo mese l’editoriale della Tana e’ uno di quelli piu’ intimi, piu’ cerebrali, e piu’ simile a quelli dei primi anni 2000.

Come dicevo in apertura, la vita di ognuno di noi e’ costellata di eventi, di situazioni che a volte ci rendono felici e ci illuminano la giornata, ma piu’ spesso intaccano la nostra forza interiore, il nostro morale, la nostra capacita’ di resistere ai colpi che la vita ogni tanto ci sferra. Per quanto ci si sforzi a preparare il terreno, ad adottare strategie atte ad evitare il peggio, di tanto in tanto un macigno ci arriva sulla testa e non sempre abbiamo modo, possibilita’, capacita’ di mitigare l’impatto.

Quando situazioni devastanti ci assalgono e ci mordono alla giugulare, non c’e’ molto da poter fare. Ci si puo’ lasciare andare e farsi inghiottire dal gorgo, ma cosi’ facendo si peggiora solo la situazione, perche’ rinunciando a lottare si mette solo la testa sotto la sabbia mentre il problema e il dolore rimangono la’ ad attenderci quando dovremo prendere fiato.
E’ nostro dovere nei confronti di noi stessi reagire all’evento e ricordarci che la vita e’ la nostra, solo nostra, e che ne abbiamo una sola. Dobbiamo vivere al meglio e non gettare via il nostro tempo ripiegandoci su noi stessi, evitando di pensare a quello che poteva essere e non e’ stato; guardiamo sempre verso il futuro, non necessariamente ponendoci un obiettivo ma sicuramente ricordandoci che il nostro star bene, il nostro sentirci in pace col mondo o per lo meno con la nostra vita e’ l’unica cosa che ci consente di essere complessivamente felici.

Ogni giorno passato in un clima di tristezza, di cupo umore e di desolazione, per quanto ci possano essere motivazioni piu’ che valide, e’ un giorno buttato. Andare oltre, andare avanti, e ignorare le sirene dei pensieri negativi che vogliono attanagliarci.
Dobbiamo essere egoisti, in questo senso: pensare a noi, al prendere il meglio da ogni momento.

Un abbraccio a tutti quelli che resistono.

 

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