Super 8: la recensione

Super 8 è una pellicola la cui recensione può sintetizzarsi in sei parole: un gran bel film di merda (sei, appunto).
Però se volete farvi due risate, continuate a leggere che stavolta ci vado giù pesante.

 

Ormai chi segue la Tana lo avrà capito: i filmoni di “alieni di sparare” mi piacciono, e non poco; tutto ciò che è spara-urla-sangue-budella solletica il mio palato. Quando qualche mese fa mi giunse la notizia di un film di prossima uscita, diretto dal tizio di Lost e prodotto da Spielberg, ho iniziato a fregarmi le mani, in attesa del gran giorno; e finalmente ieri sera, in compagnia dell’allegra banda della Tana Del Cobra, ho potuto appurare che non c’è speranza per il genere umano: gli unici filmoni di genere sono quelli delle produzioni minori.

 

Attenti: sto per spoilerare un bel pò, ma tanto il film fa schifo, se vi capita di vederlo almeno ci andate preparati…

 

Il film inizia senza timore di sbrodolarsi immediatamente: un gruppo di ragazzini vogliono girare un corto per il festival di produzioni amatoriali di zona e inscenano un film sugli zombi. Una sera vanno a girare una scena ad una stazione ferroviaria abbandonata quando un treno sopraggiunge dall’oscurità; un pickup appare sulla scena e si butta sui binari, puntando contro il treno e facendolo deragliare. C’è una prima esplosione, seguita da un altro centinaio circa, durante le quali la zona sembra soggetta ad un attacco nucleare, con pezzi di treno che volano da tutte le parti, e i ragazzini che furbescamente scappano non allontanandosi dalle rotaie ma seguendo la direzione di marcia del treno, come fanno tutte le persone intelligenti. Ovviamente si salvano tutti senza subire altro che escoriazioni superficiali in volto (tanto superficiali che l’indomani non mostrano segni), e il pickup, magicamente dotato di campo di forza super-mega-galattico direttamente installato dal regista, non solo è praticamente integro, ma il conducente è ancora vivo e in discrete condizioni visto l’impatto. D’altronde la casistica ferroviaria ci insegna che in un incidente fra un treno e un pickup, ad avere la peggio è sempre il treno.
Almeno nei film di merda.

 

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Se il ciccione sulla sinistra fosse stato il vero regista, forse il film non sarebbe stato un fiasco completo

 

Fra i pezzi di treno i ragazzi capiscono che c’è qualcosa di strano, perchè c’è una marea di cubi sparsi in giro e soprattutto perchè il tipo nel pickup li minaccia con una pistola. I ragazzi, che sono furbi, continueranno a parlarne a voce alta in ogni luogo in cui si trovino nei giorni seguenti, ma siccome la cittadina è minacciata da una forza aliena, i militari che invadono il posto non se ne accorgono. D’altra parte i militari sono tutti stupidi e cattivi, si sa. Anche i genitori poliziotti sono spesso stupidi, mentre invece sappiamo che i bambini sono soliti salvare il mondo e non hanno bisogno di scappare rapidamente quando il mostro li insegue nei sotterranei ma loro si ritrovano e sono tutti contenti e preferiscono parlare.

 

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Il capo dei soldati cattivi è sempre sulle tracce dei bambini, molto più pericolosi del mostro ovviamente.

 

Comunque, a parte i facili giudizi, e volendo fare una recensione vera – no, non ci riesco, scusate. Questo film è una porcheria. Ci stanno un paio di tizi che recitano benino, per quanto facciano parte di stereotipi triti e ritriti, poi ci sono i nemici che si mettono insieme per salvare i figli, ai quali avevano negato la possibilità di vedersi ma si erano innamorati e allora dobbiamo cercare il mostro e hanno l’amico dinamitardo che ama far saltare in aria le cose (abbiamo avuto tutti un amico dinamitardo nella nostra infanzia mi pare). Che poi per fare una parte del film si vestono da militari e vanno a girare davanti ai soldati che stanno svuotando una casa di documenti (non si sa su quale base peraltro) e i soldati non gli dicono nulla. Ma niente proprio, eh, come se non ci fossero. Deve arrivare il capo supremo delle forze del male contro i cittadini che guarda dalla finestra e dice “toh, ma guarda, dei fanciulli vestiti da militari davanti a questa casa, imprigioniamoli”. No, una mmmmerda di film, cazzo.

 

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Ricordiamo che il mostro resiste ai colpi di carro armato ma non poteva liberarsi da solo da un vagone blindato. Logico, no?

Che poi non ci fossero il nome di Spielberg e il tizio di Lost in regia uno potrebbe dire “vabbè, un filmetto, dai…” E invece no, cazzarola, uno si fa le aspettative, ti pompano coi trailer, poi ti trovi con una cosa tipo ET (il cui buonismo mi ha sempre fatto cagare) dove sono tutti stupidi e ciechi e il mondo sarà salvato dai giuovani e i militari cattivi tottò via e l’alieno è un povero cristo che non fa male a nessuno a parte mangiarsi gli uomini, ma poverino bisogna capirlo.

Ma andate a cagare.

Super 8, 2011.
Voto: 4 (perche’ almeno gli effetti speciali sono fichi).
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