In un mondo sottosopra abbiamo assolutamente bisogno dei supereroi della porta accanto.
Frank (Rainn Wilson) e’ un uomo di mezza eta’ che nella vita non ha combinato nulla di buono; e’ un debole, un fallito che lavora come cuoco in un fast food e che viene abbandonato dalla moglie che aveva aiutato ad uscire dal giro dell’alcool.
Dopo l’ennesima ingiustizia, umiliato dal boss che le ha portato via la donna della sua vita, in seguito ad una visione Frank decide di diventare un supereroe e di dare la caccia al male.
Super e’ un film parecchio strano; uno di quellli che ti sembrano una mezza ciofeca e poi ti colpiscono dritto alla bocca dello stomaco con un pugno da knock-out. Un bastardo, insomma.
Oltremodo crudo, diretto e per niente politically correct (proprio come piace a noi), tratteggia senza mezzi termini la realta’ di disagio che siamo costretti a vivere in nome del buonismo e della tolleranza a tutti i costi, che ha portato etica e rispetto a essere relegati in un angolo. In una societa’ in cui vince il violento, la persona aggressiva e che urla piu’ forte, Saetta Purpurea rappresenta la nostra voglia di rivincita e di giustizia, ottenuta anche usando le stesse armi del male: usando una violenza inaudita ed inaspettata.
Rainn Wilson e’ fantastico nel ruolo del disadattato mezzo pazzo; non e’ semplicemente credibile, sembra invece che piu’ che recitare stia raccontando di se stesso. Ellen Page e’ fantastica nel ruolo della ragazza del negozio dei fumetti: completamente schizzata, regalera’ parecchi momenti di follia totale (sempre di quella che ci piace a noi).
Nel film parti di secondo piano, ma sempre importanti, li hanno Kevin Bacon nel ruolo del Signor Cattivo (no, non si chiama cosi’, ma Signor Cattivo fa piu’ ridere) e Liv Tyler nel ruolo della moglie alcolizzata/drogata/zoccola che in fin dei conti mi sta anche un po’ sulle balle (anzi piu’ di un po’).
Il cast e’ di rilievo e tutti riescono a calarsi fantasticamente nella parte, dando del loro a personaggi gia’ sapientemente tratteggiati da James Gunn, autore della sceneggiatura e regista.
Gunn sa benissimo dove andare a parare e come esaltare i momenti topici del film. Dotato di un budget molto basso (gli attori sono stati pagati col minimo sindacale), privo di effetti speciali di rilievo, il film riesce a mantenere altissima la tensione e l’attenzione dello spettatore per tutta la sua durata semplicemente lavorando “di trama”; una rarita’ nel film americano, di questi tempi.
James Gunn potrebbe essere una bella piacevole nota se dovesse confermarsi con le prossime produzioni (Guardiani della Galassia, che non ho visto, dicono sia altrettanto godibile).
C’e’ un messaggio di fondo che Super vuole trasmettere: tutti noi possiamo diventare supereroi a nostro modo: basta smettere di tollerare le piccole ingiustizie quotidiane, ribellandosi e mettendoci del proprio. Se lo facessimo tutti (e si, un po’ io gia’ lo faccio), se oltre a indignarsi ognuno facesse il proprio per non farla passare liscia, per gli stronzibastardisucchiacazzi la vita sarebbe meno facile nonostante le leggi siano scritte per favorire i ladri ed i violenti.
Consigliatissimo.
Non si ruba! Non si molestano i bambini! Non si spaccia la droga! Sparisci, crimine!!!