Moonfall: la recensione

Il peggior film di fantascienza di sempre. Sicuramente la peggior opera di Emmerich, forse anche peggiore di Independence Day: Rigenerazione.

 

 

Ogni volta che Hollywood vuole produrre un action catastrofico il telefono di Emmerich squilla. La passione di questo regista per i cataclismi è sconfinata. Non vi è mai salvezza per il genere umano eccetto, forse, per i protagonisti.

Durante una missione spaziale per riparare un satellite in avaria i nostri eroi Brian Harper (interpretato dal mono espressivo Patrick Wilson di Watchmen) e Jo Fowler (l’immortale Halle Berry) vengono travolti da una “nuvola senziente” non meglio identificata e si salvano per un pelo. La NASA insabbia l’incidente addossando la responsabilità ad Harper.

Passano 10 anni. Il complottista K. C. Houseman (John Bradley, il Samwell Tarly di GoT), rubando e analizzando i dati dei telescopi della stessa NASA, scopre che la luna si sta rapidamente avvicinando all’orbita terrestre con le conseguenze che potete ben immaginare. Da qui si snoda la solita trama magnificamente implausibile che caratterizza la maggior parte dei film di Emmerich, film che spesso tendono a riabilitare i complottisti di tutto il mondo. Così come in Independence Day il disinfestatore rapito dagli alieni, zimbello di tutti, Russell Casse (Randy Quaid) si sacrifica schiantandosi contro l’astronave di quegli stessi alieni che l’hanno rapito con la celeberrima frase: “Sono tornato brutti bastardi!”, anche qui il nostro timido nerd Houseman, un Tarly moderno oserei dire, salverà il mondo a discapito della propria esistenza.

 

 

Houseman ha capito per primo, senza alcuna evidenza scientifica e rimanendo purtroppo (?) inascoltato, che la nostra amata Luna altro non è che una “megastruttura” creata dai nostri antenati milleni fa per ricreare la vita in giro per l’universo; la struttura trae energia da una nana bianca imbrigliata al suo interno. É la luna che ha generato il big bang; è la luna che ha messo in moto sul nostro pianeta quel complesso meccanismo che è l’evoluzione. “Noi” abbiamo creato la Luna, noi siamo gli alieni. Ma qualcosa è cambiato: la “tempesta senziente” che anni prima aveva attaccato i nostri eroi altro non è che la solita AI che si è ribellata ai propri creatori e brama per distruggerli sotto forma di sciame mortale di nano macchine tritatutto. Il suo crudele piano è quello di fare piazza pulita del genere umano e della Luna facendoli collidere l’uno con l’altro.

Il nostro trio sarà costretto a decollare per la luna in pieno cataclisma (praticamente stessa scena dell’Antonov in 2012) per tentare di salvare il mondo grazie alla solita onnipresente, monolitica, atomica dissolvi problemi/uccidi alieni. Ma mi raccomando: da usare solo nello spazio!

 

 

Come se non bastasse, invece di essere lasciati in pace a gustarci i vari flagelli che colpiscono il pianeta man mano che la luna si avvicina, siamo obbligati a sorbirci una sottotrama terrificante che sembra scritta dalla NRA (National Rifle Association) dove i figli adolescenti dei protagonisti vengono lasciati praticamente allo sbaraglio durante l’apocalisse, ma mai disarmati! Quindi figliolo eccoti una pistola che non si sa mai…

Ma state tranquilli il mondo verrà salvato e la pace finalmente regnerà sovrana, per quelle 50/60 persone rimaste vive sul globo, almeno finché non sarà messo in cantiere un sequel.

 

 

Hollywood abbi pietà di noi!

Film perfetto se avete litigato col vicino e dovete sfogarvi: al 24esimo meteorite che buca il pianeta vi sentirete meglio. Emmerich mi sembra perfetto per dirigere il prossimo film dei Transformers.

 

Moonfall, 2022
Voto: 3

 

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