L’editoriale di Settembre 2018

E’ stata un’estate piena di avvenimenti, la cui tragicita’ illumina una volta di piu’ le ipocrisie ed il marcio diffuso in Italia.

 

20180904 editoriale

 

Non e’ possibile riprendere la penna (anzi, la tastiera) in mano senza pensare a cio’ che e’ successo a Genova. In questa vicenda c’e’ proprio tutta l’Italia peggiore: quella della corruzione, quella delle amicizie e delle connivenze, quella degli interessi economici e mediatici, e quella del tifo politico becero e cancerogeno. Ma non vorrei parlare troppo di questo, almeno per ora. C’e’ stato l’articolo di ieri e probabilmente altri ne seguiranno.
Ma sempre in merito ai giornalisti (?) italiani, sempre forieri di perle da mettere negli annali delle assurdita’, vorrei ricordare che chi si fa tagliare un dito per truffare l’assicurazione non e’ una vittima, ma un truffatore (appunto). E invece tantissimi giornali e televisioni hanno definito queste persone delle povere vittime; proprio non riesco a capire come la gente che scrive sui giornali o va in televisione possa continuare ad esercitare la professione.

E’ stata una estate strana. Per qualcuno e’ servita per resettare e lasciare alle spalle un anno difficile, per qualcun altro invece ha proprio segnato un punto di svolta ed iniziato un capitolo ancora tutto da scrivere. Personalmente ho vissuto male questa estate, un periodo in cui ci si dovrebbe riposare e rilassare, ma che e’ stata tutto l’opposto. Avere voglia di tornare al lavoro e che arrivi l’inverno con le sue routine non e’ il massimo. Ma tant’e’, la vita e’ fatta di periodi.

La Tana riprende le sue attivita’ abituali. Abbiamo in canna tutta una serie di articoli che abbiamo preparato nei giorni piu’ caldi, per permetterci di focalizzarci non maggiore tempestivita sugli avvenimenti in corso. Abbiamo anche effettuato un bel po’ di lavoro sporco, quello che un lettore non vede ma che per chi gestisce un sito e’ fondamentale. E stiamo anche implementando una navigazione per gli articoli proposti in prima pagina… Magari una piccola cosa, ma utile per chi arriva sulla Tana per la prima volta.

Ci attende un anno di lavoro e di spirito di servizio, lo stesso che ci anima dal 1999. E si, in primavera la Tana fara’ 20 anni di attivita’. Una vita, a pensarci bene, tanti ricordi e tante situazioni. Immagino dovremo festeggiare in qualche modo…

Per ora, ben ritrovati a tutti.

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