Ghost In The Shell: SAC_2045 – Guerra sostenibile: la recensione

Questo lungometraggio animato è un errore grossolano di programmazione e progettazione che non aggiunge nulla alla serie omonima e non ne migliora i difetti.

 

 

Inutile riassuntone: questa è la sola definizione che mi viene in mente dopo aver visto questo lungometraggio. Ma andiamo per ordine che le cose da criticare sono tante e non ne voglio mancare neanche una.

Ghost In The Shell è un manga uscito nel lontano 1992 che fu accolto in Giappone con un discreto interesse. È però in occidente, specialmente negli Stati Uniti d’America, che ebbe la sua definitiva consacrazione come prodotto di successo. Nel 1995 venne realizzato un lungometraggio animato basato sulla trama principale del manga. Il film intitolato Ghost In The Shell ha un taglio più cupo, lento e riflessivo rispetto al manga e gli stessi protagonisti risultano più seri; probabilmente questo aspetto più maturo ha definitivamente conquistato il pubblico e creato il mito intorno a questo titolo.

Il franchising è cresciuto negli anni proponendo altri film, spin-off e videogiochi fino ad arrivare nelle mani di Hollywood che ha realizzato un infelice adattamento cinematografico nel 2017 con protagonista Scarlett Johansson. Infine, nel 2020, è uscita la serie animata Ghost In The Shell: SAC_2045 che è stata aspramente contestata per la grafica, l’animazione non all’altezza e la trama discutibile.

 

 

A distanza di un anno dall’uscita della serie animata, i responsabili del franchising ci riprovano e lanciano un lungometraggio animato basato sulla serie Ghost In The Shell: SAC_2045. Rielaborare la trama e cancellare la brutta figura fatta con grafia e animazione è un passo dovuto. Purtroppo ci ritroviamo ad assistere alla medesima trama sforbiciata ad arte per farla stare in due ore.

Quanto meno avranno messo mano al resto? Dopo un anno di importanti critiche e di insulti vari da parte dei fan, cosa fanno i geni che stanno rovinando il ricordo di Ghost In The Shell? Hanno ben pensato di prendere il set da cucito e fare un patchwork dei dodici episodi. In pratica hanno fatto un inutile riassuntone senza migliorare i punti aspramente criticati.

 

 

Potete comprendere la grande delusione che ho provato ritrovandomi davanti allo stesso scadente prodotto del 2020. Quello che per me rimane comunque un mistero, è la scelta di riproporre esattamente la stessa identica cosa senza migliorare nulla; errare è umano, ma perseverare è decisamente da coglioni… e scusatemi la volgarità.

Forse la scelta è stata dettata da esigenze marketing? A mio avviso sarebbe comunque un errore perché invogli i nuovi spettatori a guardare il lungometraggio, ma abbandoni la prima stagione, prodotta l’anno precedente, all’oblio della dimenticanza. In qualsiasi modo esaminiamo la situazione, la scelta di realizzare il lungometraggio Ghost In The Shell: SAC_2045 – Guerra sostenibile, senza modificare nulla, è una scelta incomprensibile.

Vi consiglio di vederlo? Se avete visto la prima stagione della serie, è totalmente superfluo vedere questo lungometraggio; se invece non avete ancora visto la serie, lasciate perdere, non è assolutamente all’altezza del suo parente più famoso!

 

Ghost In The Shell: SAC_2045 – Guerra sostenibile, 2021
Voto: 3
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