Un altro punto per Gotham, un’altra stagione positiva per la patria del Cavaliere Oscuro.
Gotham, la patria di tutte le peggiori malvagità, la città che ha dato i natali al più oscuro di tutti i paladini, è ripartita con la sua quarta stagione. Questa serie, che si impegna a dare una nuova genesi a tutti i personaggi di spicco della saga di Batman, è sicuramente un’opera molto ambiziosa, ben curata e stimolante. In questa quarta stagione, come annunciato alla fine della precedente, avremo l’onore di assistere ai primi passi dell’eroe mascherato, ma avremo anche il piacere di approfondire l’ascesa del Pinguino, di assistere alla nascita e la crescita di terribili avversari come lo Spaventapasseri e il Joker.
Devo ammettere che trovo affascinante questa visione della genesi di uno dei supereroi più importanti e conosciuti della storia; trovo altrettanto interessante che la caratterizzazione di molti personaggi sia rimasta vicina a quella descritta nei fumetti, mentre la storia che li plasma è profondamente differente per eventi e accadimenti.
Intrighi e loschi piani sono all’ordine del giorno e la polizia di Gotham è totalmente impotente di fronte alle macchinazioni dei più arditi criminali; la corrotta politica e le personalità di spicco sono tutte sul libro paga di chi tiene le redini della città. Il nostro Bruce è ancora acerbo ed il futuro Commissario Gordon è troppo solo per potersi opporre concretamente a tutto quello che vede ed è quindi naturale che i veri protagonisti di tutta la storia siano i Criminali e le loro spasmodiche macchinazioni per arrivare al potere.
Sono stato piacevolmente colpito da com’è stata rappresentata la figura del Joker, uno psicopatico, senza ombra di dubbio, ma anche un acuto osservatore e un fine stratega; il caos che lo accompagna è solo un mezzo per arrivare all’obiettivo che si è prefissato e non il traguardo che vuole raggiungere. Questa bellissima interpretazione mi è stata strappata brutalmente nell’arco di un battito di ciglia; ci sono rimasto male quando è accaduto, ma gli eventi che ne sono seguiti, mi hanno presentato una figura agli antipodi del Joker, ma che ricalca fedelmente le sue stesse meccaniche. Sono rimasto un po’ frastornato e confuso da questa figura quasi rinata dalle sue stesse ceneri, ma, alla fine, l’ho trovata quasi affascinante.
In totale contrapposizione con la bellezza e l’efficacia degli storici avversari di Batman, Joker e Pinguino, c’è Ras Al Ghul, una figura gestita male, che appare e scompare, va e viene, sembra quasi cambiare idea ad ogni puntata. Il capo della Gilda degli Assassini dovrebbe essere una figura dalle grandi doti di comando, con uno stuolo di seguaci totalmente devoti; quello che ne esce è una figura indecisa, che inganna il prossimo manipolandone la mente, che si trascina avanti grazie ai suoi ricordi e alle sue visioni in cui crede solo lui e pochi altri.
Questa serie rimane una delle migliori uscite da casa DC, sono riusciti a rimanere semplici ed efficaci con il tantissimo materiale a loro disposizione, la narrazione è sempre molto comprensibile e quasi sempre ha una sua giustificazione logica; tutto questo rende il prodotto godibile a tutti, anche a coloro che non si sono mai avvicinati al modo oscuro di Batman.
Gotham continua a rimanere al vertice delle mie preferenze in casa DC, quattro stagioni e quattro successi meritati.