Altro che il blasonato Batman. E’ qui che Ben Affleck affresca un personaggio veramente fantastico!
Sono convinto che Ben Affleck in passato abbia ricevuto troppe critiche ingiuste. Quelle per il ridicolo Daredevil, ad esempio, dovevano essere dirette al regista/sceneggiatore più che a lui. Il recente Batman da lui interpretato non sarebbe male come personaggio in sè, ma sconta la forte penalità di essere inserito in un “universo cinematografico” che è solo la ridicola e bruttissima copia di quello strepitoso della Marvel (quella vera intendo, non la 20th Century Fox…). Comunque Affleck è stato poi in grado di affermarsi alla grande come regista in Argo, quindi il suo degno spazio nel cinema se lo è saputo infine ritagliare. Non capisco però come un film del livello di The Accountant possa essere passato quasi inosservato. Se ne è parlato davvero poco e ha avuto scarsissima visibilità, almeno in Italia. Un vero peccato perchè parliamo di una storia splendida e avvincente, che tiene lo spettatore attaccato allo schermo senza nemmeno un momento di pausa. Cosa ancora più notevole poi, sono i personaggi. Oltre ovviamente al protagonista, tutti gli altri comprimari sono eccezionali; ogni personaggio è profondo e molto caratterizzato, con una perfetta scelta degli attori. Insomma, tutti, ma proprio tutti gli ingranaggi funzionano perfettamente in questo film.
E’ davvero difficile parlare della trama di The Accountant senza svelare in anticipo elementi che invece devono essere gustati scena dopo scena. Mi limiterò quindi a una descrizione molto, molto generica. Potete leggere tranquilli.
Christian Wolff è apparentemente un semplice contabile. Come mai allora, vi chiederete voi, nella copertina del film imbraccia un Barret (quel grosso fucile)? Lo scoprirete, ma intanto vi basti sapere che “vanta” una clientela molto particolare, ovvero le più grandi organizzazioni criminali del mondo. Anche il motivo di questa situazione, che poi è il vero fulcro “pratico” della storia, vi verrà svelato pian piano…
Affetto fin da piccolo dalla sindrome di Asperger, una specie di autismo, Wolff è in realtà un vero e proprio genio matematico, ma la sua vita passata nasconde molti aspetti particolari, e questo è solo uno dei suoi talenti. Meticoloso, abitudinario e ripetitivo nei suoi comportamenti a livello ossessivo/patologico, ha grandi difficoltà a rapportarsi con gli altri e a intrattenere relazioni anche solo amicali normali. L’occasione di un impiego presso una grande azienda gli farà incontrare Dana, una ragazza che riuscirà a fare breccia nel suo mondo asettico e impermeabile. Non posso davvero dirvi di più se non che The Accountant è un viaggio affascinante nella mente e nella vita di un personaggio tra i più interessanti ed entusiasmanti che abbia mai conosciuto finora. Interpretazione superba di Affleck in un ruolo particolare e impegnativo, così come quelle di tutti gli altri attori.
In questo film troverete tutto: azione, intrigo, misteri, sentimenti, famiglia, amicizia, compassione, dolore, riscatto, onore.
Insomma, siamo al di là dei gusti personali e dei generi. E’ un’avventura che emoziona, esalta e non si dimentica, e che personalmente piazzo senza esitazione tra i miei primi tre-quattro titoli preferiti di tutti i tempi. Da-non-perdere!