Gregory Hunter

Oggi vi parlo di un fumetto che si chiama Gregory Hunter, se preferite Gregorio Cacciatore. Per molti potrebbe essere un eroe doppione!

 

Era una notte buia e tempestosa… ma de che, era una mattina assolata a San Felice Circeo e mi stavo ampiamente scassando la uallera. Decido di fare una sortita dal giornalaio accanto al bar centrale. Non ho mai capito perché, ma a servire i clienti ci sono circa cinquanta persone; sarà mica che fatturano in un paio di mesi quello che io guadagno in tre anni? Mah. Comunque arrivo lì davanti con l’idea di curiosare e, se capita, di comprare qualcosa. Il luogo appare così: i soliti cinquanta inservienti mi accolgono con un mega sorriso (mi sa che hanno capito che rientro nella categoria degli scoglionati) e mi chiedono se ho bisogno di aiuto (sarò scoglionato, ma non sono ancora diventato paralitico o cieco), uffa.

Accasciati a destra abbiamo i giornali tipo Novella 2000 e affini, in piedi ci sono i classici Panorama ed Espresso; al centro è pieno di riviste su barche di tipo 350 metri, con 6 schiavi nubiani, 12 cessi, ma nessun bidè (mai capito perché la gente in barca non debba lavarsi il sedere, boh). Accanto ci sono le riviste sulle case, stile AD (d’altronde è normale avere in piscina dei quadri del Tiziano; io forse possiedo un Teomondo Scrofo originale, ma non l’ho ancora appeso sopra la vasca da bagno).

Nulla stuzzica il mio appetito o, se preferite, la mia noia. Inizio a cercare i fumetti, ancora di salvezza. Mi appaiono 3500 pubblicazioni Disney, un paio di Tex (mai capito perché un tizio con una cazzo di camicia gialla potesse andarsene in giro a far secco chi volesse, ma gli amici erano peggio: un vecchio cocainato che a 80 anni faceva delle acrobazie che Yuri Chechi sognava ai tempi d’oro, un cazzo di indiano che diceva solo Augh, e per ultimo il figlio frocio e cretino che si faceva sempre catturare… contenti loro!!!).

Mi cade l’occhio su questo Gregory Hunter, nuova pubblicazione della Bonelli, “niente male” dico e lo prendo. Non so perché… (sono fatti miei, hehehe che battutina stronza che ho scritto), ma quando esco dal giornalaio ho speso 30 euro ed ho in mano una busta piena di tutto. Da Focus, che spiega come i piedi umani si siano evoluti nei secoli (ma che gliene frega alla gente dei piedi, mi chiedo, ma se lo sapessi sarei uno scienziato mi dico), Panorama (ovviamente mi vado a spizzare periscopio, con le classiche starlettes, bone e con le tette al vento), Greg Hunt (mi piace ‘sto abbreviativo), Topolino, Alan Ford, e le parole crociate.

Per quanto riguarda quest’ultime, non so perché, ma se stai in spiaggia, in una giornata senza vento, senza rompicoglioni, appena scrivi la prima parola, arriva a razzo qualche rappresentante della categoria dei “professori” (tipici ‘gnuranti che non sanno una minchia, ma che cercano di aiutarti a tutti i costi, visto che credono di essere Montanelli), oppure parte una tramontana di merda che riempie i tuoi occhi di sabbia e tu smadonni, oh se smadonni.

 

 

Ma passiamo al fumetto, sennò non affittiamo più. Gregory Hunter è un ranger delle stelle (fico, come faccio ad entrare? Hanno delle tute stile Enzo Paolo Turchi, vi ricordate chi era? Il compagno di balli di Carmen Russo, quello che sembrava Nino D’Angelo… non so perché, ma credo che tutti si ricordino Carmen e le sue tette). Il suo compagno è una strana scimmia che cerca sempre di fare sesso, stile carcerato che esce di prigione dopo 20 anni.

Personaggio non indifferente è Brinner, disegnato sulla scia del grande attore (praticamente un cazzo con le orecchie, vestito western), fantasma che si materializza ogni volta che il nostro eroe uccide qualcuno (non si sa perché ma in questo fumetto passa a miglior vita un sacco di gente), fino a diventare di carne e ossa, ma niente capelli… non si può avere tutto nella vita. I nostri eroi vivono un sacco di avventure, vedono una marea di donne, la scimmia fastidiosa becca una serie impressionante di ceffoni, il signor cacciatore si fa un paio di paccate e salva sempre il mondo.

Molto carina questa serie, che si è interrotta per ora al numero 17, più uno speciale (sarà perché lo compravo solo io e la nonna di Bonelli? Bastardo che le faceva pagare il fumetto pure a lei!!!). I disegni sono molto simili a Nathan Never (in italiano il signor Natalino Mai n.d.a), l’ambientazione pure, e voi a questo punto direte, cui prodest (a chi giova, come diceva Gene Gnocchi) fare un fumetto identico?

Non è identico, il signor Cacciatore ha i capelli tutti neri, stile Renatone Zero, mentre il signor Mai ce li ha brizzolati (almeno penso, visto che è in bianco e nero), comunque la differenza sostanziale è che Gregory Hunter è meno malinconico, anche ironico se vogliamo. A me è piaciuto molto, ve lo consiglio volentieri, compratene un numero se passate in fumetteria. L’unica cosa che a me fa rodere come un castoro che si è macchiato di un orrendo delitto non commesso da lui, ma da una lontana cugina, omonima, ma troia da latte, con le zampe storte, i denti cariati e un brutto problema di alitosi (quanti di voi sono crepati prima di arrivare a questa parentesi??? Hahahaha scherzetto stronzo, un bel periodo solo virgole hahaha).

Tornando ad essere seri (non ci riuscirò mai, credo che sulla mia lapide metteranno una foto con su scritto: Che cazzo guardi?) non si capisce bene che succede a Brinner, speriamo che prima o poi torni in edicola il fumetto. Ah dimenticavo (alzheimer galoppante) che c’è un’altra figura interessante nel fumetto: il monaco errante. Non vi dico di più, perché si sviluppa durante i vari numeri (no idioti, non è un bambino che cresce, né altro che abbia forma di calippo, ma calippo non è).

Vabbè va, mò avete rotto, mi sono stufato di distribuire gratuitamente il verbum, se volete sapere di più compratevi il fumetto o chiamate il mio numero “chiedi il parere a Sor Francesco”: 848-848-848-111-111-557-458. Se sentite una voce che dice: “telefono… casa…” è quel minus habens del mio assistente, è un nano color merda, ma almeno costa poco e non gli pago i contributi.

Ciriciao Gente!

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