Il progetto The Defenders

Quando gli hanno chiesto se i fumetti online avrebbero mai sostituito quelli cartacei, Stan Lee ha risposto: “I fumetti sono come le tette, sono bellissime al computer, ma io preferisco stringerle tra le mani”.

 

20160401 defenders stanlee

 

Affermazione fantastica, la approvo a mani strette! Ma forse Stan Lee non poteva prevedere l’incredibile impatto che i Film della Marvel hanno avuto negli ultimi anni, e di certo non si sarebbe mai potuto immaginare che le serie televisive avrebbero potuto aprire un nuovo mondo narrativo così interessante e così avvincente come quello che ci si presenta ora innanzi.

La Marvel Cinematic Universe nacque con l’idea di poter realizzare una serie televisiva che unisse, come un filo conduttore, tutti i film dell’universo degli Avengers. L’idea stuzzicante di nutrire gli appassionati con storie che potessero mantenere alto l’interesse tra un evento cinematografico e l’altro, si concretizzò con la serie televisiva Agents of S.H.I.E.L.D.. La serie è giunta attualmente alla terza stagione ed il risultato dell’esperimento che collega il cinema alla televisione è particolarmente gradevole, anche se, in alcuni momenti, la narrazione subisce dei rallentamenti per aspettare gli eventi cinematografici.

 

20160401 defenders SHIELD

 

Il progetto realmente innovativo e di gran lunga più ambizioso è quello intitolato The Defenders, ispirato dal fumetto omonimo, che vede la realizzazione di quattro serie televisive, ognuna incentrata su un super eroe diverso, che andranno a confluire in un crossover finale. Gli eroi scelti sono Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist, nessuno di loro appariva nelle pagine del fumetto. Attualmente solo le prime due serie televisive sono state trasmesse, ma hanno avuto un tale successo da spingere gli autori a realizzare una seconda stagione sia di Daredevil che di Jessica Jones. Tutto il progetto è calato nell’universo Avengers, se ne avverte l’influenza in alcuni episodi già trasmessi, questo ci lascia aperta la futura possibilità di vedere sul grande schermo il team dei Defenders interaggire con gli eroi cinematografici.

20160401 defenders Daredevil

 

Daredevil è la prima serie televisiva del progetto The Defenders; solo guardando la sigla del telefilm si capisce che si è di fronte ad un prodotto diverso, il colore rosso cola scoprendo un mondo in tre dimensioni, sorprendentemente definito e straordinariamente monocromatico. Il mondo rosso di Daredevil si dischiude direttamente dalla sigla, e lascia già soddisfatti sin dai primi fotogrammi. La caratterizzazione dello squattrinato avvocato cieco Matt Murdock e del suo alterego Daredevil, interpretata da un bravissimo Charlie Cox, è solo il fulcro di un grande lavoro che ruota intorno alla figura del Diavolo di Hell’s Kitchen.
La trasposizione cinematografica di Daredevil, interpretata da Ben Affleck, non regge il confronto con quella televisiva. Una delle cose che mi è piaciuta di più è la figura, tanto affascinante quanto nebulosa, del potente signore del crimine Wilson Fisk, alias Kingpin, che è interpretata da uno stupendo Vincent D’Onofrio. Salvare Hell’s Kitchen è il fulcro che muoverà sia Daredevil che Kingpin, ognuno con le proprie idee su come realizzare l’importante missione.

La prima stagione metterà a dura prova il limite degli ideali di giustizia di Daredevil, concludendosi forse un pò troppo velocemente, ma lasciando aperti molti scenari futuri e mantenendo una nota di instabilità in tutti i protagonisti. La seconda stagione vede l’arrivo di un anti eroe molto apprezzato dal pubblico, lo spietato Frank Castle (The Punisher), che sin dalle prime battute colpirà forte proprio là dove l’instabilità e i dubbi del rosso giustiziere sono ancora fragili. Interessante è la scelta di introdurre The Punisher non come avversario del Diavolo rosso, ma come un’alternativa. L’implacabile vendicatore delle ingiustizie, un vigilante che non crede nella legge ma applica un giustizia personale ed esegue la sentenza senza dubbi ne incertezze è in perfetta contrapposizione con Daredevil, ma anche un parallelismo singolare. Il modo di agire e i pensieri di Frank Castle verranno messi a confronto con quelli di Daredevil e ne usciranno davvero delle belle riflessioni. Da una parte avremo un giustiziere in rosso che interviene là dove la legge non riesce ad arrivare, ma che crede nella redenzione e nelle seconde possibilità; dall’altra avremo un giustiziere del tutto disilluso che si sostituisce a giudice, giuria e carnefice. Speriamo che le premesse della seconda stagione, ancora in corso, siano mantenute fino alla fine. 

 

20160401 defenders JessicaJones

 

Come per Daredevil, anche Jessica Jones fa capire perfettamente che si sta per assistere a qualcosa di diverso sin dalla sigla iniziale, psichedelica e colorata ma anche tratteggiata con una sapiente scelta di sfumature che la rendono fumosa e misteriosa. Jessica Jones, interpretata dall’attrice e modella Krysten Ritter, è alle prese con la sua personale maledizione, quella di avere una forza sovrannaturale in un mondo in cui si sono palesati i pericolosi esseri dotati di poteri. Il mondo è in allarme e tutti i Dotati sono mal visti e mal tollerati. Oltre a questo, il suo passato è minato dall’incontro con Kilgrave, interpretato da uno straordinario David Tennant, un mutato con un potere incredibile, quello di controllare il volere degli altri piegandolo al proprio. Tutta la prima stagione è straordinariamente giocata su un continuo capovolgimento di ruoli, da preda a predatore, da cacciatore a fuggiasco. Di certo se Daredevil è un giustiziere solitario che si addossa tutti i problemi di Hell’s Kitchen sulle spalle, Jessica Jones è decisamente un personaggio potenzialmente tutto da fare. Investigatrice privata per soldi, fugge il pesante fardello dei suoi poteri nascondendosi nel fondo di una bottiglia. Schiva, solitaria ed introversa, Jessica è un personaggio cupo, fondamentalmente buono, anche se lo svolgimento della serie porterà tutti a dubitare della sua bontà. Bello è il finale che ricolloca Jessica lì dove è iniziata la serie, lasciando molti dubbi e poche certezze sul suo futuro, forse l’unica degna di nota e che ci lascia contenti è la conferma di una seconda stagione.

Quest’anno arriva Luke Cage, terza serie del progetto The Defenders; è apparso in Jessica Jones, si è presentato, ha fatto vedere di che pasta è fatto, ma non ha scoperto niente di se’. Le prime due serie sono fantastiche, vivono di vita propria, senza alcun bisogno di interazione tra loro, mi aspetto lo stesso livello dalle prossime due serie che si concluderanno con l’arrivo di Iron Fist, forse il più buonista di tutti e quattro i super eroi, e anche il più difficile da rendere interessante.

La prima missione della Marvel Cinematic Universe con Agents of S.H.I.E.L.D. è interessante, ma alla fine dei conti abbastanza facile da realizzare, ed abbastanza facile da gestire; una serie che, se non fosse andata secondo le aspettative, non avrebbe trascinato nel baratro altri progetti con se. The Defenders è davvero un progetto impegnativo, ora come ora è difficilissimo giustificare l’unione di intenti tra Daredevil e Jessica Jones che, singolarmente sono già autosufficienti con le loro spettacolari complicanze. Inolte, è assai più difficile mantenere quattro serie televisive ad un alto livello realizzativo, e a garantire un alto livello di interesse nello spettatore ed una buona storia. Non siamo neanche a metà di questo impegnativo percorso, e ma le basi di Daredevil e Jessica Jones fanno ben sperare.

Brava Marvel Cinematic Universe, continua così!

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