Gli amanti del Seattle Sound e del Grunge adorano questo supergruppo di inizio anni ’90. Scopriamo insieme chi sono i Temple Of The Dog.
Proseguendo nel grande viaggio musicale e nella storia delle band che Seattle ha sfornato sul finire del passato millennio, questa volta presentiamo i Temple Of The Dog, supergruppo rock e precursore di sonorità pronte a conquistare milioni di ascoltatori di tutto il mondo. E se i Mad Season hanno rappresentato un capitolo quasi crepuscolare della scena di Seattle, i Temple Of The Dog simboleggiano in un certo modo un esperimento di esordio e di crescita per musicisti che di lì a poco esploderanno con le proprie band, contribuendo enormemente al diffondersi del Seattle Sound.
Il supergruppo si origina da una grande tragedia: nel Marzo del 1990 muore per overdose da eroina il cantante Andrew Wood, noto vocalist dei Malfunkshun e soprattutto dei Mother Love Bone. Wood è noto ed apprezzato nell’ambiente musicale di Seattle, e quando se ne va all’improvviso, lascia un vuoto che i compagni e gli amici cercano di colmare. Il primo ad attivarsi è Chris Cornell dei Soundgarden, il quale recluta i già membri dei Mother Love Bone, Stone Gossard e Jeff Ament, per incidere qualche brano in memoria dell’amico scomparso. Completano rapidamente la band Mike McCready (che anni dopo sarà chitarrista proprio dei Mad Season) e il batterista dei Soundgarden, Matt Cameron.
Il gruppo inizia a registrare alcuni singoli, tra i quali anche il noto Say Hello 2 Heaven e presto si rende conto di avere a disposizione materiale a sufficienza per tirare fuori un vero e proprio album. Nella fase di registrazione entra in scena anche Eddie Vedder, venuto a Seattle da San Diego per mettere insieme una band proprio con la maggior parte dei componenti dei Temple Of The Dog (saranno proprio loro, i grandissimi Pearl Jam). La sua voce appare nel brano Hunger Strike vero singolo di successo dei Temple e trampolino di lancio per la carriera musicale di Vedder.
L’album esordisce nell’aprile del 1991 e, pur non riuscendo a scalare alcuna classifica degna di nota, viene molto apprezzato dalla critica. I componenti del gruppo sentono di aver reso un buon tributo allo scomparso Wood e di aver così raggiunto l’obiettivo preposto; nonostante qualche apparizione live, i Temple non prevedono un vero e proprio tour per la promozione dell’album. Chris Cornell e Matt Cameron tornano a dedicarsi ai Soundgarden mentre il resto dei Temple, capeggiati questa volta dal carismatico Eddie Vedder, si chiudono nuovamente nello studio di registrazione e partoriscono il loro album di debutto Ten che esplode subito e porta un’ondata di notorietà a dir poco sorprendente. Il successo delle band di Cornell e Vedder, si riflette anche sul successo dei Temple e sul loro unico album.
Nel 1992, l’omonimo disco vende più di un milione di copie – ed erano circa settantamila l’anno precedente – finendo nella classifica dei cento album più venduti dell’anno. I nuovi ascoltatori, ammaliati dalla grinta dei Pearl Jam o dalla voce dei Soundgarden scoprono anche il progetto dedicato alla memoria di Andrew Wood e se ne innamorano, così come lo facciamo noi oggi, a più di trenta anni di distanza. È proprio vero che la buona musica non muore mai!