LOL: Chi Ride È Fuori – la recensione

La verità è che gli storici della tv studieranno questo programma a lungo: è stato uno strappo grammaticale!

 

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Quando qualcosa spacca non esiste possibilità di replica e Lol: Chi Ride È Fuori, su Amazon Prime, ha sparigliato le carte della televisione italiana. Lo dimostra il termometro bollente dei social, che su questo comedy show ha registrato un costante febbrone da cavallo. Meme ovunque, centinaia di video degli sketch più forti e citazioni gettonatissime. “Hai cagato?” (detto col vocione campano di Canavacciuolo) è già un must e “Sò Lillo” è diventato quasi un intercalare dei giovani al pari di Scialla.

Il format è semplice, riprende il gioco che si faceva da bambini del chi ride prima è eliminato, e per questo funziona. In questa prova infantile, però, non si cimentano cuginetti stupidi e amici capricciosi ma ben dieci comici professionisti presi tra i mostri sacri e i giovani e riconosciuti talenti. Ce n’è per tutti i gusti. Nel cast si va dal nazional popolare di Pintus e Katia Follesa fino alla satira più sofisticata di Caterina Guzzanti ed Elio passando per i nuovi eroi del web Michela Giraud e The Jackal. Lillo è la scheggia impazzita.

 

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Lo show piace praticamente a tutti, è un plebiscito, e questo accade principalmente per una paio di ragioni. La prima è che è snello, cioè dura poco. In un’epoca di talent pomeridiani che poi arrivano al serale e poi si allungano in finaloni fino alle tre di notte, i produttori optano per il “breve ma intenso” e propongono 6 rapide puntate da mezz’ora l’una con una calendarizzazione furbissima: le prime 4 uscite subito tutte insieme e le ultime 2 dopo un periodo di tempo giusto per aizzare il desiderio dell’attesa ma senza freddarlo. Insomma… basta con gli accolli da piccolo schermo.

La seconda ragione del gradimento bulgaro è l’atmosfera da cena cazzona con gli amici. I comici, da regolamento, devono stare sei ore in un teatro dove possono fare tutto quel che vogliono tranne ridere. Il risultato è che sembra di imbucarsi ad una festa di liceali strafatti e ubriachi che si perculano tutto il tempo. Fa ridere quello che fanno, quello che si dicono ma, soprattutto, fa ridere che non possano ridere. Frank Matano (non a caso già citato) sta sempre sul punto di sbottare ed Elio gira dentro il quadro della Monna Lisa insultando tutti… “Te ne vai dal cazzo?”.

Nel complesso funziona tutto il cast ma, a cercare il neo in cotanta bellezza, proprio i due più giovani, Luca Ravenna e la Giraud, stentano ad ingranare. Forse perché sono meno esperti o, più semplicemente, perché hanno un tipo di comicità che ha bisogno dell’interazione col pubblico. Anche la Guzzantina sta un po’ troppo a chiappe strette ma quando fa i suoi numeri, manda tutti a casa. Quella che risulta impeccabile è la conduzione di Fedez. Alla faccia di chi lo odia (e sono in tanti!), risulta piacevole ed efficace affiancato da una Maionchi che fa sempre la sua porca figura. Poi se c’è chi si sente di criticarlo “perché tutti quei tatuaggi da vecchio saranno brutti”, ricordo che la droga fa male.

Ma sono proprio i nemici dello show la ciliegina della torta. Perché, come tutte le cose destinate a lasciare un segno, LOL: Chi Ride È Fuori ha attirato l’ira dei dinosauri che non vogliono ammettere (a loro stessi, noi lo sappiamo) l’arrivo dell’era glaciale.

 

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Secondo il critico televisivo Aldo Grasso, non si ride e i comici non si conoscono (paghiamogli una connessione a casa). Secondo l’anziano Sabelli di Radio Rai, è tutto finto e pilotato dagli autori (paghiamogli un oculista perché non deve aver mai visto i reality che di “reale” hanno zero). Secondo Giancarlo Magalli (!), gente come Elio ha sempre bisogno di esasperare tutto per strappare un sorriso (paghiamogli un biglietto a un suo concerto così scopre che a suonare e cantare è Dio!).

La verità di questo gioiellino televisivo è una sola: avevamo tutti bisogno di ridere a crepapelle per cose che fossero davvero tanto tanto tanto stupide. Veniamo da un anno di Covid e le prospettive non sono ancora rosee. Un uomo di quasi sessant’anni che balla il tip tap in mutande, parrucchino e calzini ce lo siamo meritati.

LOL: Chi Ride È Fuori, 2021
Voto: 10
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