The Umbrella Academy – Stagione 2: la recensione

Quando sono finiti i fratelli Hargreeves? Viaggi nel tempo e ripetizioni di trama, queste terribili mode che spesso deludono gli spettatori.

 

 

La seconda stagione di The Umbrella Academy apre i battenti con tanti bei tonfi (The Umbrella Academy – Stagione 1). I fratelli Hargreeves avevano intrapreso la nobile, ma piuttosto complicata, missione di salvare il mondo dall’Apocalisse. Con grande sorpresa di tutti Vanya, la sorella priva di poteri, è risultata essere invece un concentrato di energia sull’orlo di deflagrare così violentemente da spazzare via la vita dal pianeta. Un pronto intervento dei suoi fratelli permette di incanalare la sua energia distruttiva verso il cielo e salvare il mondo dall’Apocalisse, ma solo per pochi secondi. Disgraziatamente la luna passava da quelle parti e, come tutti ormai sapranno benissimo, la luna è lunatica e quando incontra una possente energia distruttiva tende ad esplodere e cadere in giganteschi pezzi sulla terra. Corre l’obbligo di riflettere sul fatto che, per ben due volte, la vita sulla terra è stata minacciata dai fratelli Hargreeves; forse sarebbe stato il caso che Sir Reginald Hargreeves, il padre adottivo di questi ragazzi speciali, avesse praticato altri hobby invece di andare in giro per il mondo a reclutare calamità naturali.

Cinque, il fratello che viaggia nel tempo, propone a tutti gli Hargreeves intorno a lui di procedere con un salto nel passato per sventare la seconda Apocalisse da loro creata. A me piace l’ironica indifferenza con cui i nostri protagonisti combinano guai nella loro epoca, ma fare pasticci in giro per il tempo diventa terribilmente difficile da apprezzare. Per il solito errore di valutazione, i nostri protagonisti vengono catapultati a Dallas in momenti diversi degli anni ’60. Cinque è l’ultimo ad arrivare in uno stretto vicolo nel 1963 solo per scoprire che l’Apocalisse, mascherata da guerra nucleare, sta per compiersi nuovamente. Lasciare il buon vecchio 2019 per salvare il mondo dalla sua fine catastrofica e ritrovarsi nel 1963 con una nuova minaccia d’estinzione credo sia stato il punto più alto di tutta la serie; il problema è che questo è solo l’inizio della stagione e non vi voglio illudere: nei seguenti nove episodi le cose non miglioreranno.

 

 

Cinque salterà ancora nel tempo per guadagnare una settimana e radunare i suoi fratelli. L’obiettivo è il solito: sventare per la terza volta l’Apocalisse. Mi pare ormai chiaro che in due stagioni la questione di salvare il mondo è diventata alquanto ripetitiva, ma pensate che per gli sceneggiatori sia sufficiente? Ovviamente no, altrimenti che gusto ci sarebbe nel ripetere ossessivamente la stessa trama? Assisteremo nuovamente allo stesso canovaccio osservato nella prima stagione: il giovane Cinque prova a radunare i fratelli che si sono ormai rifatti una vita e non hanno alcuna intenzione di cedere all’ennesima richiesta di aiuto per salvare il mondo. Sinceramente mi sarei fermato pure io ed avrei chiesto aiuto a qualcuno. Nel mentre i killer temporali, questa volta interpretati da un trio di assassini svedesi al soldo dell’organizzazione che presiede il controllo degli eventi nel tempo, è sulle tracce dei fratelli per porre fine alle scorribande temporali degli Hargreeves ed in particolare per uccidere Cinque.

La storia di ogni Hargreeves verrà raccontata dal tonfo in quel vicolo di Dallas negli anni ’60 fino al momento in cui avviene il contatto con Cinque. La maggior parte di loro avrà una storia piuttosto piatta e monotona, l’unico che però agita un pochino le acque è Klaus, che ha fondato una sua personalissima setta religiosa. È divertente pensare che il fratello strafatto e sfigato sia riuscito ad emergere fino a diventare piuttosto popolare come figura spirituale per un abbiente gruppo di annoiati fessacchiotti. C’è da dire che nessuno dei fratelli Hargreeves cambia l’impostazione che aveva nella prima stagione; questa struttura piuttosto ripetitiva risulta essere alla lunga anche un pelo fastidiosa.

 

 

Come faranno i nostri protagonisti a risolvere l’ennesima fine del mondo? E soprattutto, le cose andranno diversamente dal solito? Sono magnanimo, vi salvo da questa terribile ansia che sicuramente vi attanaglia il cuore: repetita iuvant! O forse no: in questo caso, ammazza la serie definitivamente!

Senza aggiungere altro, ammetto che ho visto la seconda stagione con un occhio critico per le ripercussioni temporali, che sicuramente arriveranno con la prossima stagione, ma mi sono comunque imbattuto in una fotocopia sbiadita della prima stagione, cosa che mi ha sinceramente deluso. Un pelo più simpatica è stata la trama legata alla Commissione Temporale che vede cambi al vertice decisamente frizzanti, ma per il resto ho assistito ad una mediocrità ed una banalità di trama che sinceramente mi ha fatto precipitale le balle fin sotto nel vano garage! Aspetto con ansia di vedere le imprese dei fratelli Hargreeves nella terza stagione… ok, non sono credibile! Non aspetto con ansia la terza stagione per vedere le imprese dei fratelli Hargreeves, ma ammetto di aspettare con ansia la terza stagione per criticare ferocemente le ripercussioni temporali! Sono diabolico? No, è che le aspetto da ben 20 episodi e mi sono anche un po’ incattivito! (Ora gentilmente immaginate il sottoscritto intento in una lunga risata malefica, grazie).

 

The Umbrella Academy – Stagione 2
Voto: 5
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