Casamonica: la recensione

Il libro di Nello Trocchia ha il merito di raccontare parte della storia del più forte clan della malavita romana di questi anni.

 

 

A Roma il nome Casamonica non passa inosservato. Si tratta di un’amplissima famiglia di zingari che conta numerosi affiliati e che nel corso degli anni ha preso potere ed il completo controllo di intere zone della città. Dediti a strozzinaggio, violenze, estorsioni e spaccio di droga, la loro organizzazione è stata riconosciuta di stampo mafioso sul finire del 2021, ed anche se alcuni dei boss sono finiti in carcere e parte dei loro beni sono stati confiscati, oggi il clan è ancora attivo a Roma e nella zona dei Castelli Romani, fino ad espandersi verso Latina e nel Frusinate.

 

 

Casamonica è il libro che Nello Trocchia ha realizzato nel 2019. Anche se oggi è parzialmente superato, è un testo fra i pochi che permettono di capire le origini ed il modus operandi della famiglia di zingari che imperversa nella capitale. Sono raccontati molti episodi che fanno riflettere, e sono citati con cognizione di causa  collegamenti con altre organizzazioni criminali che permettono di capire quanto sia radicato (e coperto da parte di funzionari statali) il malaffare nella capitale.

 

 

Nello Trocchia è un giovane giornalista coraggioso che ha il grande merito di aver voluto raccontare i Casamonica quando di loro se ne parlava colpevolmente poco, e già questo da solo meriterebbe l’acquisto del libro; ma il testo ha sicuramente anche un valore documentale per chi voglia conoscere di più su questa banda criminale estremamente ramificata e vasta.

Purtoppo il libro non è perfetto: Nello Trocchia è un giornalista televisivo, e questo lo si vede molto bene nel modo in cui il testo è scritto. La punteggiatura è senz’altro rivedibile; saltuariamente ci sono passaggi confusi, e spesso il testo sembra essere stato preso pari pari da una conversazione senza aver ricevuto una revisione dopo la stesura. Questo non inficia la lettura, ma non si può certo dire che il livello di italiano sia buono.
Altra carenza è una completa mancanza di immagini o di schemi: viste le molteplici omonimie, i doppi nomi ed i soprannomi a cui si fa costantemente riferimento, le differenti cerchie di famiglie che si sovrappongono e i collegamenti con organizzazioni esterne. Uno schema esemplificativo sarebbe stato d’obbligo per permettere al lettore di identificare il soggetto di cui Nello Trocchia sta parlando, magari unito alle foto degli appartenenti al clan.

 

 

Nonostante le sue carenze però, Casamonica è un libro sicuramente consigliato per chi ha interesse a conoscere, al di là degli sporadici lanci di cronaca, la storia di un clan che, pur dopo arresti, sequestri di case, attività commerciali e conti bancari, continua ad essere una tumorale presenza nella capitale.

 

Casamonica, 2019
Voto: 7.5
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