O lo ami o lo odi, non ci sono vie di mezzo; il Doctor Who è sicuramente una delle serie più assurde della tv britannica. Cinquantacinque anni dalla sua prima apparizione ed è tutt’ora un prodotto di punta ironico e surreale.
Peter Capaldi torna a vestire i panni del Dottore, sicuramente la sua interpretazione è tra le più strane ed enigmatiche che la serie abbia visto. Questa volta la sua accompagnatrice è una studentessa di colore di nome Bill, insieme a lei apparirà spesso un simpatico ometto pelato di nome Nardole, una specie di badante che il Dottore è costretto a portarsi dietro.
Come spesso è avvenuto nelle stagioni precedenti, ogni episodio è quasi fine a se stesso e solo occasionalmente è svelata la trama che tutto collega; anche questa stagione inizia con lo stesso sistema, quasi tutti gli episodi sono fine a se stessi, ma subito è svelato un passaggio importante, il Dottore ha già qualcosa da fare che lo tiene occupato.
Una cosa importante traspare dalle prime puntate della decima stagione, questo Dottore non è un salvatore, non ha la spinta emotiva che lo porta ad interessarsi della sopravvivenza di tutti, questo Dottore ha solo la forza di salvare chi gli è accanto.
Siamo ancora agli inizi della decima stagione e già le cose prendono una china molto particolare; da qualche tempo avevo il sospetto che questo Dottore fosse stanco e avesse intrapreso una parabola discendente, ma gli eventi che la serie ci racconta mi fanno avvalorare ancora di più quest’ipotesi. Incredibilmente, la trama principale, quella che di solito arriva ad essere scoperta verso le ultime puntate, si svela quasi subito, dando il via ad un momento cruciale della stagione. Quello che, nelle prime puntate, era il misterioso compito che il Dottore doveva svolgere, è svelato a metà stagione, lasciando così intuire una completa e cruciale caduta degli eventi. Mai fu così palese e lampante l’impotenza del Dottore di fronte alla fine e mai fu più importante l’aiuto che arriva dalla sua partner Bill. Come accennavo prima, questo Dottore sembra stanco, capace ancora di salvare il mondo, ma a quale prezzo? Nel momento più buio, di questa stagione, quando tutto ormai sembra finito, ecco il colpo di genio, la riscossa del Dottore e l’arrivo di un nuovo tassello che sposta la trama principale.
Ero preoccupato per questo finale anticipato, cosa ci sarebbe stato dopo di così grande e complicato da mettere in secondo piano una così bella doppia puntata? Alla fine mi sono dovuto ricredere, il ritorno di grandi avversari perduti da tempo, ha portato un picco inaspettato nella storia. Riappare uno dei più temibili avversari del Dottore, e si scoprono le dinamiche che hanno portato alla creazione di una delle specie che ha dato maggior filo da torcere al nostro Signore del Tempo. Finalmente, dopo infinite puntate e cinquantacinque anni d’onorata trasmissione, è stato svelato il nome del nostro protagonista; doveva essere uno dei passaggi più importanti e raffinati di tutta la serie, invece è buttato lì come se fosse scontato, ed effettivamente è molto scontato. L’ultima puntata riserva più dubbi che certezze, avremo un nuovo Dottore? Rivedremo Bill e Nardole? Tanti interrogativi lasciati in sospeso e una lunga attesa prima di avere una risposta con la prossima stagione, ma una cosa è evidente, questo stanco Dottore, che ha dimostrato tante volte di preferire la morte alla vita, è anche molto tenace, non vuole cambiare e perdere se stesso.