Final Fantasy 4 – Pixel Remaster: la recensione

Ed eccoci arrivati al quarto capitolo di questa collezione in versione Pixel Remaster edita dalla famosa holding giapponese Square Enix.

 

 

Final Fantasy 4 – Pixel Remaster è secondo me il secondo gioco più importante di questa collezione, oltre ad essere il mio preferito tra i Final Fantasy classici. Come il capitolo precedente, non è mai stato portato in Italia con una traduzione ufficiale, se non in versione 3D remake per Nintendo DS uscita nel 2007; nemmeno l’edizione completa per PSP (che a parer mio rimane la soluzione migliore per godersi questo gioco) è stata tradotta in italiano.

 

 

In questo quarto capitolo i temi principali cambiano: non bisogna nuovamente sconfiggere il solito impero malvagio e corrotto, ma bisognerà affrontare un singolo cattivo di nome Golbeza e i sui scagnozzi, per far sì che Golbeza non diventi piu potente assorbendo il potere dei cristalli della luce (manufatti magici presenti fin dal primo Final Fantasy). Il protagonista Cecil, per evitare la minaccia incombente, verrà aiutato dalla sua compagna Rosa (una maga bianca), e dal migliore amico Cain, oltre ad altri personaggi arruolabili nel corso della campagna.

 

 

 

Una delle novità di questo capitolo è il battle system rinominato ATB (Active Time Battle) che prevede la necessità di attendere che si ricarichi la barra gialla ogni qual volta si voglia compiere una determinata azione in battaglia. Questo battle system sarà attivo fino alla saga di Lightning Returns: Final Fantasy XIII.

In questo Remaster, cosa assurda, ho riscontrato dei cali di frame rate e dei lag mostruosi, tanto da rovinarmi l’esperienza di gioco. Fortunatamente non si sono presentati crash o blocchi sporadici come in Final Fantasy 1, anche perché in un gioco 2D questi tipi di problemi non dovrebbero esistere.

 

 

In conclusione: Square Enix per questo quarto episodio avrebbe potuto fare una cosa davvero carina includendo anche l’Interlude e il The After Years, magari in italiano, dato che sono pezzi di storia importanti per quanto riguarda FF4. La cosa che personalmente mi dà fastidio è che, facendo questi “tagli”, con l’andare del tempo si perderanno pezzi di storia importanti, che rimarranno ancorati a versioni che in pochi attualmente posseggono e che girano su console ormai obsolete.

Ahimè sembra che Square Enix non riesca proprio a capirlo.

 

Final Fantasy 4 – Pixel Remaster, 2021
Voto: 7
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